Bollette del gas, scontro sul debito con Enel energia

Il consigliere De Matteis: illegittima la delibera sull’accordo con Banca Sistema Dai morosi rientrano meno soldi di quelli che servono per pagare le rate

L’AQUILA. In questa storia che stiamo per raccontare c’è un’unica cosa certa: il Comune dell’Aquila ha un debito con Enel Energia di oltre 9 milioni di euro. Sono tutti soldi che gli inquilini del Piano Case avrebbero dovuto pagare per il consumo di gas da riscaldamento e per l’acqua calda dal 2011 a oggi (fino a parte del 2010 i consumi li aveva pagati la Protezione civile che poi fece la “voltura” al Comune dell’Aquila). Fin qui la cosa è chiara. Come è chiaro che il Comune i 9 milioni e 300.000 euro li dovrebbe avere dai cosiddetti inquilini morosi. Ma tra il dire e il fare c’è come sempre di mezzo il mare.

Sono stati fatti passare almeno un paio d’anni durante i quali nessuno ha insistito più di tanto per far pagare quelle bollette, per cui alle somme “base” si sono aggiunti penalità e interessi. Dentro quei 9 milioni e oltre c’è un milione e 100.000 euro di “interessi”. Le virgolette sono necessarie perché è proprio sulla voce “interessi” che si è scatenata la bagarre politica con il consigliere comunale Giorgio De Matteis che ieri, nel corso di una conferenza stampa, ha lanciato accuse dure al sindaco Cialente e alla sua giunta. Da qui in poi la storia si fa ingarbugliata.

Qualche mese fa Enel Energia cede il suo credito a Banca Sistema. La cessione di credito ha senso solo se, nel caso degli enti pubblici, il debitore accetta tale cessione. E qui, come ha riferito ieri De Matteis, accadono delle «illegittimità». Il Comune accetta la cessione di credito e chiede a Banca Sistema uno sconto sugli interessi. La Banca dice sì e toglie 600.000 euro dal milione e rotti di cui sopra. Ma se c’è un accordo quella cessione di credito diventa una transazione stragiudiziale con relativo riconoscimento formale degli interessi da pagare seppur “gentilmente” tagliati. E qui casca l’asino. Quegli interessi, dice De Matteis, sono un debito fuori bilancio per cui l’accordo con Banca Sistema doveva passare in consiglio comunale. Un’altra linea di pensiero sostiene che quegli stessi interessi sono invece parte integrante della “bolletta” (chi non ha pagato si è visto applicare negli anni interessi per morosità) e quindi sta tutto dentro la cessione del credito. Qui ci vorrebbe un professore di diritto. Resta però inteso che il Comune quei soldi li deve tirare fuori (se no rischia il pignoramento di somme alla tesoreria comunale) e oggi si è reso conto che difficilmente potrà far fronte ogni mese al pagamento della rata che chiede Banca Sistema che è di 270.000 euro (oltre ai 500.000 euro già liquidati come “acconto” sul totale) e questo perché i soldi che rientrano dai morosi sono molti di meno di quelli da dare alla Banca. L’unica cosa da fare per adesso è accantonare, preventivamente, con una variazione di bilancio, almeno tre milioni. Il che significa che quelle bollette le pagherà, in percentuale, anche chi nei piani Case non c’è mai stato.(g.p.)

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