Bollette di Case e Map nuovi sistemi di calcolo

Il Comune decide di correggere il tiro senza mollare chi non paga L’assessore De Santis: «Da questo momento in poi non ci saranno più scuse»

L’AQUILA. Un nuovo regolamento che cambierà il sistema di calcolo dei consumi e delle bollette negli alloggi provvisori post-sisma (quartieri del Progetto Case e villaggi Map), ma anche prosecuzione lungo la strada del recupero delle somme non pagate dai morosi. E non finisce qui. Il Comune si prepara a riorganizzare il settore «fiscale» dell’assistenza alla popolazione in generale, senza lasciare nulla al caso e soprattutto mettendo mano a errori vecchi e nuovi e andando a puntualizzare le responsabilità altrui (le imprese costruttrici degli alloggi). Così, mentre i messi comunali hanno quasi terminato di consegnare le 822 diffide ad altrettanti utenti in debito per il pagamento delle bollette, l’assessore al Bilancio Lelio De Santis mette in campo una serie di strumenti e programmi per evitare il verificarsi di problemi simili anche in futuro, considerando che è ancora una questione spinosa per il Comune (le cui casse languono) il debito da 9 milioni circa nei confronti di Enelgas, a causa delle insolvenze dei morosi, alcuni dei quali in difficoltà economiche reali, per il periodo dal post-sisma al 30 marzo 2013. Intanto l’assessore, critica i gestori dei servizi: «Trovo che sia una contraddizione che Enel da un lato abbia ottenuto, grazie a un progetto con il Comune, oltre un milione per interventi legati alla smart city», tuona, «e dall’altro non ci consenta di allacciare i servizi all’interno di una casa di cura o di una scuola, perché siamo morosi». E promette battaglia anche in questo senso. Il nuovo regolamento deve ora passare al vaglio del consiglio comunale, ma già è efficace grazie a un atto deliberativo assunto venerdì scorso. «Contro chi non paga continueremo a essere inflessibili», dice De Santis. «Da questo momento in poi non ci saranno più scuse». Nello stesso tempo il Comune ha già avviato un meccanismo, anch’esso studiato ad hoc, per recuperare le bollette non pagate nell’ultimo anno, ossia dal primo aprile 2013 al 30 giugno 2014. Il nuovo regolamento (che tra l’altro recepisce molte delle istanze provenienti dai comitati cittadini sorti nei nuovi quartieri proprio per «difendersi»dalle anomalie nel calcolo dei consumi) prevede un conteggio molto simile a quello utilizzato nei condomìni, con «una ripartizione dei costi, sulla base di tabelle millesimali, tra una quota fissa e la quota per il consumo dell’acqua calda che verrà detratta da quello complessivo», spiega l’assessore, per il quale il costo che si viene così ad applicare «è al metro quadro per ogni giorno che l’inquilino è stato effettivamente nell’alloggio, sul complesso di tutte le new town». Quanto al recupero delle bollette relative all’ultimo anno, tenendo conto che la lettura con i nuovi contabilizzatori comincerà soltanto nel 2015, e considerando che sostituire i 400 non funzionanti (di cui una decina manomessi), per le casse del Comune comporterebbe una spesa di 400mila euro che non ci sono, l’assessore punta a recuperare il 75% del totale di 4,8 milioni di arretrati. L’origine di tutte queste novità è, per l’assessore, «l’idea d’instaurare un nuovo principio di equità e democrazia sociale, che sinora non c’è stato, eliminando le anomalie che hanno sinora determinato disparità nel calcolo dei consumi».

De Santis ha anticipato che il Comune sta predisponendo la costituzione di un nuovo ufficio, che comprenderà al suo interno tutta la filiera dell’assistenza alla popolazione relativa agli alloggi: curerà tutti i passaggi, dalla firma del contratto per avere le chiavi fino al momento in cui verrà restituito. Mentre il personale verificherà le condizioni dell’alloggio alla consegna.

Marianna Gianforte

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