Borgo Rivera, sì al recupero

Per l'intervento sono già stanziati 5 milioni di euro

L'AQUILA. Un nuovo soffio di vita per il borgo Rivera. Da una sinergia tra gli ordini provinciali degli ingegneri e degli architetti, con la collaborazione della Soprintedenza e del Comune dell'Aquila, arriva un bando pubblico per la realizzazione di una struttura polivalente da realizzarsi all'interno dei locali dell'ex mattatoio dell'Aquila.

Un intervento che si unisce all'iniziativa del Fai volta al recupero del complesso monumentale delle Novantanove Cannelle e all'azione di ripristino della struttura adiacente che diventerà sede del museo nazionale.

Il tutto è inquadrato in un progetto che rientra nel piano più ampio dei «Poli museali di eccellenza nel mezzogiorno» - nato dalla volontà del Mibac e del dipartimento per lo Sviluppo economico, attraverso Invitalia, l'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa - di qualificare il patrimonio museale e archeologico come leva per lo sviluppo. Per l'intervento dell'Aquila sono stati stanziati 5 milioni di euro con fondi ministeriali.

«In questo contesto», ha spiegato l'assessore comunale ai Beni culturali, Vladimiro Placidi, «si inserisce il bando di concorso volto al recupero di un'ulteriore ala».  Una parte che comprende uno spazio oggi occupato da due palazzine degli ann '50 definitivamente compromesse dal sisma e da demolire.

Al loro posto deve essere progettata un'opera composta da un parcheggio per i visitatori del museo, da collocare a cavallo delle mura cittadine. Al di sopra del garage andrà una struttura polivalente da poter utilizzare per sala mostre, convegni, servizi ed uffici. La tipologia strutturale dovrà prevedere spazi di verde e adattarsi al contesto con una progettazione che fa riferimento ai vecchi opifici industriali.

Il concorso è riservato ad architetti e ingegneri iscritti ai rispettivi albi. Al primo classificato verrà affidato l'incarico di progettazione, mentre ai secondi e terzi verranno messi a disposizione dei premi in denaro.

Le informazioni possono essere assunte dai siti degli ordini e da quello del Comune. L'intervento è stato presentato dai presidenti degli ordini, Paolo De Santis e Gian Lorenzo Conti, insieme al sovrintendente ai Beni architettonici e all'assessore Placidi. «Da parte nostra», ha commentato la direttrice regionale dei Beni culturali Anna Maria Reggiani, «riteniamo importante l'apertura del nuovo Museo nazionale, grazie all'accordo raggiunto con il Comune e condividiamo le iniziative per la valorizzazione di quel comparto urbano, intraprese dall'assessore Placidi».

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