GRANDI RISCHI

Boschi si smarca con Selvaggi: «Noi estranei alle accuse»

L’AQUILA. Potrebbe sfaldarsi il fronte comune degli imputati nel processo di appello all’ex commissione Grandi Rischi. Lo si arguisce da alcune fraso pronunciate dopo la prima udienza dal Enzo Boschi....

L’AQUILA. Potrebbe sfaldarsi il fronte comune degli imputati nel processo di appello all’ex commissione Grandi Rischi.

Lo si arguisce da alcune fraso pronunciate dopo la prima udienza dal Enzo Boschi. «Ho passato tutta la vita a dire che l’Abruzzo è la regione più sismica d’Europa, possibile che un giorno io sia venuto all’Aquila a dire alla gente di stare a casa? L’Abruzzo è più pericoloso della Sicilia e della Calabria dove i terremoti forti sono più rari».

«Trovatemi una dichiarazione scritta o orale prima del terremoto, mia o di Giulio Selvaggi, nella quale si tranquillizza su un terremoto. Di Selvaggi, addirittura, c’è un comunicato in cui dice che ci sono le scosse ma non modifica la pericolosità sismica della zona».

Boschi, al di là del processo, ha tenuto a ribadire che l’unico modo per difendersi dai terremoti è quello di costruire bene le case.

In difesa di Selvaggi interviene Stefano Sylos Labini docente dell’Università «La Sapienza» di Roma. «Selvaggi», dice, «è vittima di una profonda ingiustizia perché non è possibile mettere sullo stesso piano tutti gli attori di questa vicenda, in particolare, Bertolaso, De Bernardinis, Boschi e, appunto, Selvaggi. La pena di sei anni che è stata richiesta è priva di qualsiasi fondata motivazione visto che Selvaggi non è un membro della Commissione Grandi Rischi; ha partecipato alla riunione della Commissione il 31 marzo 2009 su richiesta di Enzo Boschi; non era responsabile delle comunicazioni ufficiali dell’Ingv alla popolazione e non ha rilasciato dichiarazioni ai grandi mezzi di informazione e tantomeno ha partecipato alla famigerata conferenza stampa che si tenne dopo la riunione della Commissione Grandi Rischi. Le responsabilità di quanto è accaduto in quei giorni è di altri».

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