Bper rassicura la città: «Non vi abbandoniamo»

Presentata la nuova rete distributiva, messaggio dei vertici dell’istituto di credito «La riorganizzazione disegnerà un nuovo assetto, niente tagli di personale»

L’AQUILA. A partire da lunedì prossimo, la Banca popolare dell’Emilia Romagna avrà un nuovo assetto organizzativo. Lo sanno già gli utenti, che nell’accedere alla «home banking», l’interfaccia online dell’istituto di credito con i suoi clienti, trovano un messaggio inequivocabile: «Gentile cliente», si legge a chi accede al portale, «ti informiamo che in funzione delle incorporazioni di Banca popolare del Mezzogiorno, Banca popolare di Ravenna e Banca della Campania in Banca popolare dell’Emilia Romagna, i servizi smart web, smart web business e smart mobile non saranno disponibili da domani fino alla mattinata di lunedì».

A presentare la nuova rete distributiva è stato, ieri mattina, il direttore generale Fabrizio Togni, che ha incontrato i rappresentanti delle associazioni economiche nella sede centrale di via Pescara. In seguito alla riorganizzazione, la struttura distributiva della Bper sarà articolata in nove direzioni in Italia, tra cui la territoriale adriatica con sede a Lanciano, a sua volta suddivisa in quattro aree: Lanciano, L’Aquila, Pescara e Campobasso, per un totale di 112 filiali. A capo della direzione adriatica c'è Guido Serafini.

«Nelle riorganizzazioni che sono in atto da un certo periodo tempo», ha commentato Serafini, rispondendo alle preoccupazioni sollevate su eventuali tagli al personale, «a fronte di accentramento di alcune attività ne sono state decentrate altre. Non ci saranno tagli di personale, ma soltanto una riorganizzazione che disegna un nuovo assetto della presenza di Banca popolare dell’Emilia Romagna in Abruzzo e nel centro Italia. Si è spostato il lavoro e non le persone. Questa è la flessibilità che è possibile mettere in atto grazie all’informatica».

Quanto alle polemiche delle settimane scorse sulla decisione della Bper di spostare la sede della direzione Adriatica a Lanciano (a oggi e fino al 24 le direzioni sono due, Lanciano e L’Aquila), Serafini ha invitato a guardare «alla presenza della banca in termini effettivi. Noi siamo presenti su 112 piazze in questa porzione di territorio dell’Italia che si affaccia sull’Adriatico. C’è, poi», ha aggiunto, «un piccolo nucleo che assorbe meno del 10% dei dipendenti che sono strutture di supporto alle attività commerciali e sono dislocate tra questi due poli, Lanciano e L’Aquila. Le politiche commerciali hanno l’intento di accostarsi ai territori secondo le loro esigenze, la banca è un’azienda fra le aziende e il suo interesse è sviluppare affari».

Uno degli aspetti evidenti nella nuova organizzazione, è il fatto che la direzione territoriale dovrà cercare di far convivere entroterra e costa, porzioni di territorio abruzzese con esigenze molto diverse.

«Così come ci affiacciamo alla costa guardando agli operatori del turismo», ha assicurato Serafini, «sappiamo affacciarci anche a quelli del turismo della neve, o del settore vitivinicolo, o di quello degli ortaggi nella Marsica. Leggere il territorio è la grande qualità che il bancario deve riuscire a rendere effettiva. Ritengo che la nostra struttura abbia la capacità di mettere in atto questo incontro».

Per Togni «questa nuova evoluzione organizzativa vuole perseguire i migliori risultati di efficienza gestionale grazie a un processo di semplificazione, per cui si avrà un grande gruppo bancario che, con la sua filiera più corta e meno burocratica, sarà più vicino agli utenti».

Marianna Gianforte

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