Braccianti uccisi dai sicari Celano non dimentica

Commozione al ricordo di Berardicurti e Paris, trucidati 64 anni fa in piazza L’onorevole Cantelmi: «Il loro sacrificio ha segnato la vita della città»

CELANO. Il 30 aprile del 1950 due braccianti agricoli, Antonio Berardicurti e Agostino Paris, vennero uccisi in piazza IV novembre mentre manifestavano per il loro diritto al lavoro. Con una sobria quanto toccante commemorazione ieri alle 12 nel cimitero comunale è stato ricordato l’eccidio di Celano. Una evento che rappresenta una delle pagine più dolorose e tristi della storia della città. Presenti l’assessore Settimio Santilli, il consigliere con delega al Commercio, Vincenzo Montagliani, i consiglieri d’opposizione del Pd, Carlo Cantelmi, Calvino Cotturone, Daniele Bombacino, i familiari dei due lavoratori uccisi, l’onorevole Giancarlo Cantelmi, testimone di quei momenti identificato come il vero obiettivo degli assassini che spararono su una folla di gente inerme, una rappresentanza della polizia locale con il comandante Giuseppe Fegatilli e una della protezione civile cittadina. Settimio Santilli in rappresentanza del sindaco Filippo Piccone ha evidenziato come «l’eccidio sia stato un episodio che ha segnato l’intera città», e di come «oggi i lavoratori si trovino in condizioni di precarietà altrettanto gravi». Giancarlo Cantelmi, si è detto lieto che questa giornata sia stata istituzionalizzata: «È particolarmente importante che oggi, come avviene ormai da anni, l’amministrazione comunale ricordi l’eccidio di Celano. Il vostro sacrificio», ha detto rivolgendosi verso la tomba dei due braccianti, «ha segnato la vita della città e ha dato consapevolezza, alle generazioni che sono venute dopo, dell’importanza del lavoro e del diritto ad averlo». L’onorevole Cantelmi ha fatto notare anche come vicino alla tomba dei due lavoratori uccisi oggi vi siano quelli delle due mogli, due donne che hanno dovuto soffrire non solo la perdita dei mariti, ma che si sono ritrovate ad affrontare una vita senza il loro supporto. L’eccidio di Celano avvenne mentre in piazza IV novembre i lavoratori aspettavano di conoscere i nominativi di chi tra loro sarebbe sceso nei campi. Erano tempi di forti contestazioni, ma la piazza anche se gremita non era tumultuosa, ma qualcuno sparò sulla folla.

Dante Cardamone

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