Buoni mensa, scatta la solidarietà

I genitori avviano raccolta per le fasce deboli. L’opposizione attacca il Comune

SULMONA. «Un atto incompleto che prima colpiva tutti e ora colpisce le famiglie più povere». L’opposizione torna all’attacco puntando il dito contro il sindaco e la sua giunta colpevoli di continui passi falsi che stanno creando solo problemi ai cittadini. La riformulazione fatta a dicembre del costo del servizio mensa nelle scuole colpiva più fasce reddituali, quella fatta nei giorni scorsi, valida fino a settembre, colpisce e penalizza la fascia a reddito Isee zero.

«Tenendo conto che le famiglie indigenti aventi diritto a buoni pasti gratuiti sono ad oggi circa 87», spiegano Luigi La Civita (FI) e Alessandro Lucci (Sbic), «e che la richiesta dei buoni pasti gratuiti non supera i 350 settimanali, si stima che la spesa a carico del Comune ammonterebbe a molto meno di quindicimila euro fino alla conclusione dell’attuale anno scolastico. Per queste motivazioni chiediamo l’immediata adozione di una specifica delibera “tampone” che dia sicurezza a queste 87 famiglie che non sono nelle condizioni di poter aspettare gli esami riparatori di settembre». Per la giunta Ranalli, secondo l’opposizione, oltre al fallimento politico, si prospetta l’ennesima nuova bocciatura amministrativa che mette in seria difficoltà le famiglie. «È deplorevole vedere i principali “politici” di questo centro sinistra alle prese con i soliti giochi di palazzo», concludono La Civita e Lucci, «con il solo scopo di spartirsi poltrone anche in un momento di difficoltà della città». Intanto i rappresentanti dei genitori del consiglio d'istituto del “Radice-Ovidio” lanciano una gara di solidarietà e invitato tutti i genitori, a seconda della propria disponibilità, a venire incontro alle esigenze di chi non arriva a coprire le spese dei buoni pasto e che sarebbe stato esente se non fossero cambiate le regole. «In accordo con la dirigente» scrivono, «invitiamo gli aventi diritto all'esenzione, secondo quanto predisposto dalla delibera annullata, a consegnare la certificazione Isee in segreteria, che formulerà un opportuno elenco».(c.l.)

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