I problemi causati dalla restituzione dei contributi degli ultimi sei mesi in un’unica rata

Buste paga, ecco la beffa

Allarme della Fiom-Cgil: a luglio stipendi da fame

L'AQUILA. «La vera beffa la scopriranno i lavoratori quando avranno tra le mani la busta paga di luglio». In attesa di verificare se lunedì l'Inps davvero sospenderà la riscossione, la Fiom-Cgil ha analizzato i decreti sulla restituzione di tasse e contributi prevedendo cosa accadrà il prossimo mese, se nel frattempo non cambieranno le disposizioni. I dipendenti delle aziende del cratere che hanno usufruito della sospensione contributiva, dunque, porteranno a casa degli stipendi da fame.

Per rendere ancora più evidente la drammaticità della situazione, il sindacato ha fatto un esempio pratico. Un lavoratore che normalmente percepisce una busta paga di 2000 euro lordi, potrebbe ritrovarsi con una retribuzione, a luglio, di 240 euro lordi. E questo senza prendere in considerazione le ritenute fiscali, visto che la tassazione è individuale. Il taglio dello stipendio ipotizzato è calcolato tenendo conto della quota di contributi del mese di luglio 2010 (189,8 euro), della restituzione dei contributi sospesi da dicembre 2009 a giugno 2010, compresa la tredicesima (1518,4 euro) e della restituzione dei contributi sospesi da aprile 2009 a giugno 2010 (1/60 dovuto a giugno 2010, cioè 25,30 euro e 1/60 dovuto a luglio 2010, altri 25,30 euro). Se aggiungiamo anche l'Irpef del mese di luglio, si va a finire sotto zero.

«Questa situazione», commenta il segretario provinciale della Fiom Alfredo Fegatelli, «mette in evidenza la mancata conoscenza di quello che è accaduto dal 6 aprile ad oggi. Purtroppo questa è l'ennesima beffa che i lavoratori e i cittadini del cratere stanno subendo. Mentre in Italia tutti pensano che la situazione in Abruzzo è risolta e che i terremotati hanno avuto i benefici, la situazione reale, oltre alla mancata ricostruzione, denuncia gravi ritardi, sia per la ripresa dell'economia reale, sia per la ripresa sociale del nostro territorio».

Gli fa eco il segretario provinciale della Cgil Umberto Trasatti: «Al di là degli annunci trionfalistici, i lavoratori dipendenti e i pensionati subiranno un vero salasso. La circolare Inps del 15 giugno sul recupero dei contributi sospesi in Abruzzo, supportata dalle Agenzie delle Entrate, è chiara: la restituzione di quanto dovuto nell'ultimo semestre (dicembre 2010-giugno 2010) avverrà tramite un unico versamento il 16 luglio. Ai circa 1500 euro tolti da uno stipendio lordo di 2000 euro, si deve poi aggiungere la quota di Irpef corrente di luglio e i conti sono presto fatti: in busta paga non ci sarà niente».

CONTRIBUTI.
Per le aziende che hanno operato la sospensione contributiva da aprile 2009 a novembre 2009, la restituzione avverrà in 60 rate mensili a decorrere dal 16 giugno 2010. I lavoratori, in busta paga, si vedranno trattenuti gli importi sospesi relativi ai contributi a carico del lavoratore in sessanta rate. Per le aziende che hanno usufruito della proroga da dicembre 2009 a giugno 2010 il versamento della sospensione da aprile 2009 a novembre 2009 avverrà in 60 rate mensili, mentre il periodo da dicembre 2009 a giugno 2010 in una unica soluzione il 16 luglio 2010, salvo diverse modalità dettate dal legislatore.

I lavoratori si vedranno trattenuti gli importi sospesi relativi ai contributi a carico del lavoratore pari a 1/60 del periodo aprile 2009/novembre 2009 e una trattenuta unica pari all'importo totale sospeso da dicembre 2009-giugno 2010, più la 13esima mensilità.

RESTITUZIONE TRIBUTI.
Per le persone fisiche rientranti nel cratere attualmente non sono state emesse circolari che prevedono le modalità di restituzione.
Le persone fisiche non rientranti nel cratere, se non intervengono novità, dovranno effettuare la restituzione dei tributi sospesi (aprile 2009/novembre 2009) in sessanta rate mensili di pari importo da giugno 2010.

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