Caccia alle esplosioni di stelle supernovae

Importante esperimento nei Laboratori di fisica sotto il Gran Sasso sostenuto da Zichichi

L’AQUILA. Nel silenzio cosmico dei Laboratori sotto il Gran Sasso, naturalmente schermati dalla pioggia di raggi cosmici da circa 1400 metri del massiccio del Gran Sasso, il rivelatore Lvd attende proprio i neutrini originatisi in questi catastrofici eventi.

Dallo studio delle esplosioni di Supernovae che avvengono nelle altre galassie i ricercatori sanno che in ogni galassia, nell’arco di un secolo, dovrebbero verificarsi da uno a 3 di questi eventi.

Sappiamo anche che, nella nostra galassia, l’ultimo fu avvistato da Keplero e Galilei quattro secoli fa: sembrano dunque mancare all’appello tra le 4 e le 12 esplosioni di Supernovae.

Secondo i ricercatori dell’esperimento Lvd ciò potrebbe dipendere dal fatto che la luce emessa durante l’esplosione delle Supernovae, viene assorbita dalla materia galattica lungo il tragitto percorso. I neutrini, diversamente dai fotoni, attraversano la galassia senza interagire con la materia e risultano dunque importantissimi per lo studio delle esplosioni di Supernovae. Poiché i neutrini hanno una piccolissima probabilità di interagire è necessario progettare strumenti che abbiano un volume sufficiente per rivelarli. L’esperimento Lvd è costituito da mille tonnellate di liquido scintillatore, distribuite in 840 moduli. Data l’imprevedibilità del fenomeno, questi strumenti devono funzionare perfettamente e prendere dati continuamente, giorno e notte nel corso di molti decenni. Lvd (Large volume detector) è in funzione dal 1992.

Lvd, ideato e progettato da Antonino Zichichi, a cui si deve anche la geniale intuizione che portò alla costruzione degli stessi Laboratori Nazionali del Gran Sasso, è una collaborazione scientifica internazionale che coinvolge undici istituti e laboratori in Italia, Russia, Usa, Brasile e Francia.

«Si tratta di una ricerca lunga e paziente», dice il presidente dell’Infn Fernando Ferroni, «di un evento rarissimo e importante che quando avverrà spalancherà una nuova porta nel nostro universo fornendoci informazioni molto preziose e per noi oggi inaccessibili».

Questo esperimento è costituito da mille tonnellate di liquido scintillatore distribuito in 840 moduli.

(cr.aq.)

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