«Cacciata dalla casa di Berlusconi»

Una signora: il premier mi ha consegnato l’alloggio, ora devo andarmene

L’AQUILA. A una terremotata dell’Aquila é giunta l’ingiunzione di lasciare entro trenta giorni la casa assegnatale il 29 settembre - quando si fece fotografare anche con il presidente del consiglio Silvio Berlusconi - perché nel frattempo la sua abitazione é stata dichiarata agibile con categoria A.

LA STORIA.
La signora Ornella Antonetti prima del terremoto abitava in un alloggio popolare a Preturo e da un mese occupa una nuova casa a Cese di Preturo. Ha spiegato che la sua abitazione originaria fu catalogata D (cioé da rivedere) dai tecnici che eseguirono la verifica alcuni giorni dopo il terremoto. Poi passò ad E. Nel frattempo presentò domanda per l’assegnazione dell’alloggio, cosa poi avvenuta. Oggi ha scoperto, e con lei anche altri inquilini, che la palazzina, dopo essere stata «rivista» è classificata A e quindi dovrebbe lasciare il nuovo alloggio del progetto Case. Le assegnazioni infatti sono riservate solo a chi ha le abitazioni dichiarate di classe E, F o che si trovano in zona rossa. L’ipotesi di obbligo di restituzione dell’immobile entro 30 giorni dalla perdita dei requisiti é prevista nel decreto con cui il sindaco assegna la casa antisimica. La signora Ornella chiede nuove verifiche e che qualcuno le dica dove deve andare ad abitare visto che la palazzina è seriamente danneggiata.

CASE ATER.
Un’interpellanza per chiedere chiarimenti sulla situazione delle Aziende territoriali di edilizia residenziale (Ater), commissariate nel luglio scorso. L’iniziativa è del consigliere regionale del Pd, Giovanni D’Amico, che «vuole conoscere le intenzioni della giunta sulla «anomala situazione creatasi per l’Ater dell’Aquila che, commissariata nelle more dell’approvazione della legge di riordino del settore, non può compiere atti di straordinaria amministrazione, richiesti invece all’azienda da due ordinanze successive al commissariamento».
MONTICCHIO. Alcuni pensionati residenti a Monticchio protestano per la mancata riapertura dell’ufficio postale che in questi mesi era collocato in un container nella tendopoli vicino al paese.

SFOLLATI. I residenti nelle tendopoli fanno sapere: «Leggiamo che i Giovani comunisti sarebbero i promotori della iniziativa che si terrà sabato 24 ottobre in gran parte delle città d’Italia in segno di solidarietà con gli sfollati che si rifiutano di essere allontanati dall’Aquila e continuano a risiedere nelle tendopoli. Precisiamo che l’appello a mettere in ciascuna piazza d’Italia delle tende è nato per iniziativa dei residenti delle tendopoli e dei vari comitati, tra i quali ci sono persone che vivono anch’esse nelle tendopoli».