Calamità, la carica dei 300 

Tanti sono i militari del nuovo Battaglione. Ospitati nella caserma degli alpini. Pronti a intervenire in tutto il Centro-Sud 

L’AQUILA. Alle 15.40, battezzato dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, è stato istituito all’Aquila nella caserma Pasquali-Capomizzi, dove è di stanza il 9° Reggimento Alpini, il nuovo Battaglione Orta, ideato per agli interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali. È il primo reparto istituito in Italia dal ministero della Difesa, dedicato al settore delle emergenze.
ALL’AQUILA IN 300. Il nuovo Battaglione è di stanza all’Aquila, ma è stato costituito al servizio dell’Abruzzo e dell’intero Centro-Sud. Una volta a regime avrà 300 militari (per ora 260), per la maggior parte alpini e specializzati dell’Esercito: dai trasporti alle telecomunicazioni, dal movimento terra all’allestimento di campi, cucine e tendopoli, all’evacuazione della popolazione. Saranno tutti genieri, aiutati nell’occasione dagli stessi alpini del 9° Reggimento, che hanno comunque già svolto un ruolo importante nelle nuove, ma anche vecchie calamità, come i terremoti in Irpinia e Friuli.
MEZZI SPECIALI. Il Battaglione Orta, come spiega il nuovo comandante, il colonnello Fulvio Menegazzo, avrà il compito di intervenire soprattutto per fronteggiare eventi come terremoti, inondazioni-alluvioni, grandi nevicate, frane e slavine (come nel caso dell’hotel Rigopiano). «Siamo ancora in via di costituzione, ma il ministero conta di arrivare a trecento uomini, tutti dotati di mezzi speciali adatti alle esigenze del settore».
RISPOSTA IMMEDIATA. Ieri è stata celebrata, con l’assegnazione del vessillo da parte del ministro Pinotti, la costituzione ufficiale del nuovo battaglione. «Saremo la squadra della reazione immediata, quella che dovrà dare subito risposte», spiega il comandante Menegazzo, «con i nostri mezzi interverremo in tempo reale per sgomberare strade, ponti, e dare così la possibilità ai primi soccorsi di giungere sul posto. Lavoreremo in collaborazione diretta con la Protezione civile».
TERNE E TURBINE. «I mezzi a disposizione», aggiunge il comandante Menegazzo, «saranno terne (ruspe con doppia funzione), turbine per sgomberare le strade dalla neve, caricatori frontali (trattori con elevatore frontale). Il progetto è già avviato e sviluppato, ma il ministero deciderà quali saranno gli altri mezzi speciali da mettere a disposizione del nostro Battaglione».
TUTTO IN FAMIGLIA. «Oltre ad avere un parco mezzi adeguato, formeremo anche il personale», precisa Menegazzo. «Pure perché il Battaglione Orta sarà rinforzato di volta in volta, secondo le esigenze, da elementi non specialistici della Pasquali-Campomizzi, già intervenuti in altre circostanze, come il terremoto del 2009 all’Aquila e quelli, più recenti, di agosto, ottobre e gennaio di Amatrice, Montereale. E non dimentichiamo che si tratta di un ulteriore vantaggio per L’Aquila, perché il nuovo Battaglione Orta porterà 300 nuove famiglie in città».
GOTHA ESERCITO. Ad accompagnare il ministro Pinotti, il Capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di Corpo d’armata Danilo Errico. Che, sottolinea, come «il nuovo Battaglione Orta è stato voluto dallo stesso ministro». Con Errico, anche il Capo di stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, il quale ricorda la «storicità della caserma dell’Aquila». A rendere gli onori anche il comandante delle Truppe alpine, generale di Corpo d’armata Federico Bonato; il comandante del 9° Reggimento Alpini, colonnello Marco Iovinelli; il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, il senatore Franco Marini, il prefetto Giuseppe Linardi, l’arcivescovo Giuseppe Petrocchi, e altre autorità.
Prima della cerimonia il ministro Pinotti ha incontrato il caporal maggiore Capo scelto Ferdinando Giannini, alpino, medaglia d’argento al Valor civile, che l’8 novembre 2002 si fermò sulla A14 per soccorrere due persone ferite in un incidente stradale e venne a sua volta travolto da un Tir perdendo una gamba.
©RIPRODUZIONE RISERVATA