Call center, ansia per i 234 licenziamenti

Il 22 giugno summit decisivo tra Regione, sindacati e H3G. Top secret su nuova proprietà e obiettivi

L’AQUILA. Il 22 giugno, quando mancheranno solo 8 giorni alla disdetta della commessa, si conoscerà il destino dei 234 operatori del call center aquilano “Globe Network”. In quella data è previsto un incontro a Roma, al ministero del Lavoro, a cui parteciperanno i sindacati nazionali e locali, la Regione e la società di telefonia mobile H3G. Resta top secret il nome dell’azienda con cui si sta trattando: l’unica cosa certa è che durante il tavolo istituzionale verrà chiesta l’applicazione della cosiddetta clausola sociale, che impegnerà il nuovo gestore della commessa a ricollocare l’attuale personale. L’incontro romano è stato sollecitato dai sindacati, visto che l’ultima riunione risale ormai al mese scorso e il 30 giugno i dipendenti del call center ospitato nell’ex Italtel potrebbero essere licenziati in massa. «C’è riservatezza intorno al nome dell’azienda che subentrerà alla “Globe Network”», spiega il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli, «ma il nostro obiettivo è far arrivare un nuovo gestore disposto a ricollocare tutti gli addetti». Per questo, i sindacati invocheranno l’applicazione della clausola sociale riservata al settore dei call center, che impegna chi rileva la commessa a riassorbire anche i lavoratori. Tutto è nelle mani di H3G che, dopo aver annunciato la disdetta della commessa unica alla “Globe Network”, a causa del debito erariale di 4,5 milioni accumulato dal fornitore, dovrebbe ora rendere noto il nome del nuovo gestore. Da chiarire anche dove andrà a insediarsi il call center, visto che gli spazi all’interno dell’ex polo elettronico avrebbero un costo troppo alto. Attesa e preoccupazione tra i 234 operatori, che sono stati protagonisti di proteste in occasione del Giro d’Italia e della visita in città del premier Renzi.

Romana Scopano

©RIPRODUZIONE RISERVATA