Call center in centro storico apre e promette 250 posti

“Customer 2 Care” è in corsa per la commessa H3G e ha bisogno di personale L’imprenditore Valentini: «Abbiamo voluto dare un segnale per questa città»

L’AQUILA. Si chiama “Customer 2 Care”, la società che è pronta ad aprire un nuovo call center nel cuore della città, a due passi da Piazza Duomo. Sono già state allestite 150 postazioni e il piano industriale prevede di dare occupazione a 250 persone. In ballo c’è la commessa che H3G ha disdetto a Globe Network, per la quale è stata presentata un’offerta tecnico-economica nell’ambito della gara d’appalto da cui dovrà uscire il nuovo gestore. E in ballo ci sono anche i 234 operatori di Globe Network, per i quali sono state avviate le procedure di licenziamento. «Noi vogliamo aprire all’Aquila», assicura Roberto Guerrieri, uno dei soci di Customer 2 Care, «e se ci viene assegnata la commessa di H3G, avremo bisogno di personale già formato. Ma vediamo cosa succede nelle prossime ore». Dunque, come anticipato dal Centro, il puzzle inizia a ricomporsi. Manca solo l’ultima parola di H3G, che deve svelare il nome del nuovo fornitore. Ma andiamo con ordine. Ieri mattina sono state aperte alla stampa le porte del nuovo call center, all’interno dello stabile di via dell’Arcivescovado, già sede dell’Ingv. A fare gli onori di casa, il proprietario dell’immobile, il medico dentista Gabriele Valentini, e Roberto Guerrieri, in rappresentanza della società Customer 2 Care, il cui logo già campeggia sulle vetrate dell’edificio. Nelle stanze le 150 postazioni destinate agli operatori potrebbero entrare in funzione già a settembre, anticipa Guerrieri.

Il progetto, svela insieme a Valentini, è nato tre mesi fa: «Siamo un’azienda che lavora nell’ambito dei servizi alla clientela, ma anche nel recupero crediti», spiega Guerrieri, «con altre sedi operative nella capitale. Abbiamo deciso di spostare le nostre attività in territori diversi e dopo aver conosciuto Valentini ci siamo buttati in quest’avventura. L’obiettivo è realizzare qui il nostro core business. Abbiamo partecipato alla gara d’appalto per la commessa di H3G, giocando d’anticipo rispetto agli altri concorrenti, in quanto il sito è già pronto. Stiamo rischiando, ma incrociamo le dita. Se partiamo bene, potremmo portare da Roma all’Aquila anche altre attività». E i 234 operatori di Globe Network?: «Se ci aggiudichiamo la commessa», risponde Guerrieri, «avremo bisogno di personale già formato e competente, non ce lo portiamo certo dietro da Roma. Sulle 150 postazioni potranno lavorare, in più turni, fino a 250 persone». Ma esiste anche un piano B: «Se salta l’operazione con H3G», aggiunge, «abbiamo comunque clienti importanti a livello nazionale che possiamo spostare qui».

Valentini si toglie qualche sassolino dalla scarpa: «Da anni il mio impegno è dare qualcosa a questa città. Dopo il terremoto l’impegno si è raddoppiato: abbiamo ristrutturato due immobili nel centro storico, con l’obiettivo di riportare più gente possibile. Non è facile, perché tanti aquilani non ci credono. Io ci credo e ci ha creduto anche chi ha scelto di investire qui. Con Guerrieri è stato un sodalizio immediato. Poteva decidere di aprire in un capannone in periferia. Ma abbiamo voluto dare un segnale e stiamo riportando lavoro e vitalità in centro. Sappiamo che ci sono difficoltà legate ai cantieri aperti, alla viabilità e ai parcheggi. Non a caso l’Ingv cambia sede a causa del protrarsi dei lavori: via dell’Arcivescovado doveva riaprire a settembre 2015 e siamo ormai a luglio 2016».

Romana Scopano

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