Call center, sit-in di protesta

Spiragli dall’azienda E-Care: «Stiamo facendo il possibile per far riassumere i 46 addetti licenziati»

L’AQUILA. Primi spiragli per i 46 lavoratori interinali a tempo indeterminato del call center E-Care che sono stati mandati a casa da un giorno all’altro senza preavviso.

Ieri, in risposta a questo drastico provvedimento, c’è stato un pacifico sit-in di protesta da parte dei lavoratori tutti ancora scossi per quella decisione inattesa.

Comunque, almeno da parte dell’azienda, ci sono state delle rassicurazioni. Infatti i vertici aziendali locali, incontrando i sindacati, hanno comunque riferito di non essere stati informati della decisione e che, comunque, avrebbero fatto il possibile per il reintegro di quelle persone. «Sono stati mandati a casa da ieri con una semplice chiamata senza nessun tipo di avvertimento nei giorni precedenti», ha affermato Marilena Scimia, (Rsu Cgil), ma «da E-Care ci hanno spiegato che non è stata una decisione presa dall’azienda, tant’è che stanno avendo molti problemi oggi per gestire la commessa. Da quello che abbiamo potuto apprendere è stata l’agenzia interinale Kelli a disdire i contratti», aggiunge la Scimia, «ma confermo che l’azienda ci ha detto che a breve ci farà sapere cosa ha intenzione di fare e che sta cercando di trovare soluzioni per questi lavoratori. Si è trattato di un fulmine a ciel sereno, visto che il personale è stato sempre pagato nei tempi giusti e sotto questo profilo il comportamento aziendale è stato sempre corretto, cosa non da poco in un settore che, in questo momento, ha dei problemi». Sono 388 gli addetti che lavorano nella sede di Monticchio.

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