la vertenza globe network

Call center, tutto tace sui 234 posti a rischio

L’AQUILA. Il tempo corre e da Roma non arrivano notizie. Forte preoccupazione, tra i 234 operatori del call center Globe Network, che dal 30 giugno rischiano il licenziamento. I sindacati hanno...

L’AQUILA. Il tempo corre e da Roma non arrivano notizie. Forte preoccupazione, tra i 234 operatori del call center Globe Network, che dal 30 giugno rischiano il licenziamento. I sindacati hanno chiesto un incontro urgente al ministero dello Sviluppo economico, per capire cosa sta succedendo. Dopo l’incontro con il committente H3G, che risale al mese scorso, e il tavolo istituzionale convocato in Regione, tutto tace.

Il gestore di telefonia mobile ha ribadito l’intenzione di dismettere la commessa aquilana per il debito erariale di 4,5 milioni accumulato dal fornitore, assicurando però trattative in corso per individuare un nuovo gestore. Anche il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli, nelle scorse settimane, ha confermato che il passaggio di consegne con la nuova azienda era in dirittura d’arrivo. Top secret il nome, proprio per evitare che l’operazione saltasse. Ma intanto il 30 giugno si avvicina.

«A oggi», spiega il segretario della Slc-Cgil Marilena Scimia, «non abbiamo ancora nessuna notizia. Un silenzio che fa preoccupare i 234 operatori che dovrebbero essere ricollocati dall’azienda che subentrerà alla Globe Network. Siamo in attesa di una riunione al ministero dello Sviluppo economico, che abbiamo già sollecitato, per fare luce sulla situazione. Per ora, l’unica certezza resta la volontà di H3G di disdire, il prossimo 30 giugno, la commessa a cui stanno lavorando gli addetti aquilani».

La Globe Network è arrivata all’Aquila dopo il sisma, assumendo oltre 200 persone. Per fronteggiare il debito contratto con l’Agenzia delle Entrate, l’amministratore unico Francesco Cisco aveva chiesto che venisse spalmato nell’arco di una decina di anni. Ma H3G ha tirato dritto. Sia il vicepresidente Lolli che la senatrice Stefania Pezzopane stanno seguendo la vertenza, per salvaguardare i posti di lavoro. I dipendenti hanno protestato durante il Giro d’Italia e in occasione della visita di Renzi.

Romana Scopano

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