casa dello studente nell’ex caserma

Campomizzi, i sindacati accusano

La Cgil contesta gli appalti per portierato, pulizia e manutenzione

L’AQUILA. «Appalti messi a punto all’ultimo minuto, senza programmazione, nel non rispetto dei diritti dei lavoratori e tenendo i sindacati fuori dalle decisioni contrattuali».

È questa la denuncia che la Filcams Cigl provinciale ha lanciato ieri partendo dall’ennesima pastoia burocratica legata al rinnovo di un bando pubblico per l’affidamento dei servizi di portierato, pulizia e manutenzione dell’ex caserma Campomizzi (con i suoi 400 posti letto è la principale residenza universitaria, in questo momento, all’Aquila) nel passaggio da una società all’altra. Una nuova impasse che fotografa «il modo inappropriato e superficiale di organizzare i servizi nella pubblica amministrazione», attacca il segretario provinciale della Cgil Umberto Trasatti e che, alla fine, «penalizza i lavoratori e gli utenti che ne devono fruire, in questo caso gli studenti». I 25 lavoratori che si occupano di portierato notturno e diurno, di manutenzione e pulizia della Campomizzi, al cambio di appalto per il servizio si sono ritrovati con condizioni contrattuali peggiori di quelle di partenza. Nel giro di poche settimane hanno saputo di non essere più assunti dalla società Vincentive, che ha mantenuto fino a qualche giorno fa l’appalto per i servizi fino a tirarsi indietro «perché sono venute a mancare le condizioni vantaggiose», ha spiegato il segretario provinciale della Filcams Cigl Luigi Antonetti, sostituita temporaneamente dalla cooperativa sociale “La Scintilla” di Latina. La quale, però, due giorni fa ha fatto firmare contratti per pochi giorni, soltanto fino al prossimo 24 settembre. La Filcams ha chiesto un incontro con la direttrice dell’Adsu (l’Azienda per il diritto agli studi) Giulia Marchetti, che si terrà probabilmente martedì alle 15.

Tanta la preoccupazione dei lavoratori, che si vedono così svalorizzare i contratti, che da tempo indeterminato diventano a tempo determinato. «Sappiamo che dovrà subentrare a breve la ditta che ha vinto la gara europea», chiarisce Antonetti. «Ci chiediamo a cosa serviva stipulare un contratto di 20 giorni. Si tratta, tra l’altro, di lavoratori “sospesi” dalla Vincentive, quindi sono ancora assunti da questa società». In sostanza, secondo Antonetti, i 25 lavoratori sono stati assunti dalla nuova cooperativa pur avendo ancora in essere un contratto con quella uscente. «Contratti che potevano restare a tempo indeterminato anche in questa fase di passaggio con la cooperativa “La Scintilla”», sottolinea Antonetti, «fino al subentro della nuova ditta». La Cgil non intende restare con le mani in mano. «A questo punto e dopo il caos degli appalti negli asili nido», dice Trasatti, «vogliamo fare una valutazione complessiva sullo stato dei servizi nella pubblica amministrazione. Chiediamo un tavolo istituzionale per fare un quadro sulla situazione Campomizzi».

Marianna Gianforte

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