Canistro: la Norda si ritira, sorgente d'acqua senza padrone 

Fallito il progetto dell’insediamento dell’azienda per la Sant’Antonio Sponga. Mariani: sindaco e giunta a casa

CANISTRO. La Norda lascia Canistro definitivamente e cresce la preoccupazione in paese per il futuro dello sfruttamento delle acque della sorgente Sant’Antonio Sponga.
Nel corso del consiglio comunale di venerdì l’amministrazione ha ufficializzato la decisione della Norda, società che aveva vinto il bando per l’imbottigliamento delle acque rovetane, di andare via. Una scelta inaspettata, che ha creato tensione  soprattutto tra i 70 lavoratori che aspettano di essere reintegrati nel nuovo stabilimento. «Abbiamo dovuto prendere atto che la Norda non ha accettato la diatriba con la Regione Abruzzo sulla valutazione di impatto ambientale», ha commentato il primo cittadino, Angelo Di Paolo. «Ci sono state due sentenze che vanno in questa direzione, ma purtroppo non si è riusciti a trovare l’intesa. Tutto questo si è sicuramente generato per l’atteggiamento preclusivo della Regione e della Norda. Il tempo è passato, ognuno è rimasto nelle sue posizioni e ora la palla è tornata di nuovo alla Regione. Mi auguro, come sindaco di questo paese, che si provveda quanto prima a fare il nuovo bando. Noi come Comune daremo il massimo supporto affinché venga trovata una soluzione, nell’interesse dei lavoratori».

Dopo una lunga odissea che aveva visto protagonista il marchio Santa Croce e l’imprenditore molisano Camillo Colella, con il nuovo bando era entrata in scena la Norda, società leader nel settore delle acque minerali. Sia gli amministratori sia i 70 lavoratori, che ora si trovano a casa, speravano che con questa nuova figura le sorti dell’acqua Sponga potessero dare nuova linfa a tutto il territorio. Era già partito l’iter per la costruzione del nuovo stabilimento, al confine tra i comuni di Canistro e Civitella Roveto, ma alla fine tutto è sfumato. «È stato convocato un consiglio comunale per venerdì con all'ordine del giorno – inviatoci martedì – uno schema di convenzione tra la Regione e i Comuni di Canistro e Civitella per interventi necessari per lo sfruttamento delle acque della sorgente Sponga», ha precisato Angelo Mariani, consigliere d’opposizione a Canistro. «A poche ore dal consiglio, via pec, è arrivato un documento da parte del sindaco Di Paolo in cui si parlava di archiviazione del capitolo Norda. La Regione quindi ha chiesto di cancellare tutto quello che è stato fatto finoora perché la Norda, pur avendo avuto delle proroghe, non ha presentato la Via (Valutazione di impatto ambientale). È inaudito. Come si può pensare che due anni prima alla Santa Croce vengono messi i bastoni tra le ruote perché manca il Via e poi alla Norda si vuole spianare la strada, anche se la Via non ce l’ha? Come opposizione abbiamo sempre chiesto di collaborare alla risoluzione di questo problema, ma non ci hanno mai chiamato agli incontri né con la Regione, né con la Norda. Visto il fallimento di questa vicenda chiediamo le immediate dimissioni di sindaco e giunta».
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