Canoni non riscossi il Comune attiva il recupero crediti

Il sindaco: «Il servizio sarà affidato a un soggetto esterno» Crisi, Rifondazione spinge per lasciare la maggioranza

L’AQUILA. Un affidamento esterno a un soggetto terzo per il recupero dei crediti non riscossi nel marasma di canoni e utenze del Progetto Case e dei Map. Questa la decisione della giunta comunale che si è riunita ieri mattina a Palazzo Fibbioni.

La riscossione di canoni e utenze del Progetto Case continua a essere, del resto, una delle principali spine nel fianco dell’amministrazione-Cialente. Il sindaco si dice convinto che si tratti dell’unica via d’uscita per venire a capo di una controversa vicenda culminata anche in una clamorosa giornata di protesta nella sede comunale di Villa Gioia con la presenza di centinaia di residenti negli appartamenti del Progetto Case e nei Map.

CRISI Sì-CRISI NO. Dopo l’omelia pronunciata al termine del consiglio comunale di lunedì scorso, nella quale il sindaco ha fatto capire agli alleati e ai dissidenti di non voler arretrare di un passo, specialmente in quest’ultimo anno e mezzo di mandato, la situazione politica della maggioranza di centrosinistra che governa il Comune continua a essere particolarmente fluida. Nel corso della riunione plenaria di Rifondazione comunista, che si è tenuta fino a notte fonda, l’indirizzo maggioritario emerso è quello di uscire dalla maggioranza, il che significherebbe sacrificare sull’altare della coerenza il posto di assessore di Fabio Pelini. Potrebbe toccargli la stessa sorte del socialista Giancarlo Vicini, cacciato dopo il voto contrario sul bilancio del consigliere Gianni Padovani, altro socialista. Anche se il sito Internet del Comune annuncia che «l’assessore Giancarlo Vicini si è dimesso il 25/08/2015». Rifondazione attende un confronto sul sindaco su 5-6 questioni dirimenti, prima tra tutte il Gran Sasso. Non solo Cialente, ma anche Sel e il Pd dovranno rispondere sui temi posti da Rifondazione. Insomma, una crisi conclamata.

Cialente, dal canto suo, ha annunciato che presenterà entro 15 giorni un programma al consiglio comunale per andare avanti fino a fine mandato. Di fatto il sindaco è entrato a gamba tesa sulle manovre di avvicinamento dei giovani del Pd, e del resto dello schieramento, al dopo-Cialente. Egli stesso s’immagina come uomo forte di una lista civica di appoggio al candidato del centrosinistra, con dentro, magari, anche alcuni dei papabili assessori (primo tra tutti Massimo Prosperococco, già indipendente della lista di Sel) che Cialente si appresta a nominare all’esito di questa verifica. In lizza per entrare in giunta anche una figura femminile di grande personalità. Il sindaco, in definitiva, apre lo scontro col suo stesso partito, detta l’agenda e si riposiziona sulla scena politica cittadina.

Nei prossimi giorni potrebbe essere di nuovo convocata una riunione di maggioranza propedeutica alla presentazione del piano di Cialente da qui a fine mandato.

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