Cantiere Quarto cantone Si parte dal lato dei portici 

Consegnati i lavori del primo stralcio del progetto complessivo da 42 milioni Saranno realizzate le opere nella zona della biblioteca con i restauri dei soffitti

L’AQUILA. Sotto una pioggia leggera di metà aprile, tra puntelli e divieti, si sono aperte ieri le transenne che per 13 anni hanno impedito l’accesso al Convitto, sotto ai portici del liceo. Il 6 aprile del 2009 vi persero la vita tre giovani. Nel cortile dell’antica struttura, il direttore dei lavori, Federica Vinciguerra, e il rup, Gennaro Di Maio, del Provveditorato Opere pubbliche, hanno consegnato le chiavi alla ditta Cobar di Altamura per dare il via ai lavori di recupero del complesso. Il grande aggregato di proprietà dello stesso Convitto, della Camera di Commercio e della Provincia, comprende ex liceo Classico, biblioteca e uffici della Provincia.
I FONDI. I lavori di riparazione dell’aggregato compreso tra via Sallustio, via Patini, piazza Palazzo, corso Umberto I e corso Vittorio Emanuele, uno degli isolati di maggiore dimensione e complessità del centro storico, sono finanziati nel programma Cipe del 2012 per l’importo di oltre 20 milioni destinati al palazzo della Provincia e per 22,5 milioni destinati al Convitto.
L’AGGREGATO. Il complesso edilizio è composto da diverse proprietà con differenti destinazioni d’uso: uffici della Provincia, liceo Classico, biblioteca e chiesa della Concezione. Sono inoltre presenti locali con destinazione commerciale di proprietà della Provincia e locali commerciali di privati.
IL PROGETTO. «Il progetto preliminare redatto nel 2012 ha un importo complessivo di 42.745.000 euro», spiega l’architetto Maurizio D’Antonio, consulente esterno del Provveditorato, che ha seguito le operazioni fin dall’inizio. «La progettazione è stata articolata per stralci». PRIMO STRALCIO. Quello avviato ieri è il primo stralcio, di circa 20 milioni, a cui con ogni probabilità seguiranno altri due. «L’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti ha determinato l’interruzione delle procedure in corso e la necessità di redigere la progettazione esecutiva del primo stralcio per poter procedere all’appalto dei lavori. È stato quindi redatto il progetto esecutivo approvato a febbraio 2020», continua D’Antonio. «Questo riguarda una porzione del fabbricato e prevede la riparazione e il miglioramento sismico con conservazione della distribuzione funzionale pre-sisma dei locali della Camera di Commercio; della chiesa della Concezione, con restauro degli apparati decorativi; degli esercizi commerciali privati su corso Vittorio Emanuele e in affitto su via Patini, zona piazza Palazzo, con ripristino della funzionalità originaria in termini di finiture interne e impianti; infine dei locali della biblioteca con restauro degli apparati decorativi per la parte aggettante su corso Umberto».
I LAVORI. L’obiettivo del primo stralcio è quello di restituire piena funzionalità in condizioni di sicurezza alle unità immobiliari e agli spazi pubblici del palazzo, con particolare riferimento ai portici su corso Vittorio Emanuele e su corso Umberto. Nell’ambito del primo stralcio verranno realizzate le opere nella zona della biblioteca su corso Umberto, con l’obiettivo di garantire la sicurezza della zona porticata del piano terra che recupererà la sua funzione di percorso pubblico urbano. Nei piani superiori sono presenti ambienti ottocenteschi con pareti, soffitti e volte decorate che verranno restaurate sempre nell’ambito del primo stralcio. SECONDO STRALCIO. «Gli interventi di rifacimento di impianti meccanici ed elettrici e le opere di finitura della biblioteca», conclude l’architetto, «sono interventi previsti nell’ambito del secondo stralcio».