Caos acqua, no ai rimborsi E l’emergenza continua

Alcune zone di Scanno e Villalago ancora alle prese coi rifornimenti a singhiozzo La Saca: «Lavoriamo a una soluzione, ma i risarcimenti sono impossibili»

SCANNO. Si metta il cuore in pace chi in questi giorni di festa non ha avuto l’acqua e spera di poter ottenere dei risarcimenti. Sulle prossime bollette non ci sarà alcun rimborso. Come anticipato dalla Saca, la società che gestisce il servizio.

Nel frattempo, l’emergenza idrica continua in alcuni quartieri di Scanno. Anche l’altra notte una parte di residenti e di turisti è stata costretta a fare a meno della fornitura dell’acqua per l’interruzione del servizio. La mancanza di acqua potabile da sei giorni sta interessando buona parte del territorio comunale e ha costretto molti villeggianti alla fuga dal paese, creando molte difficoltà alle attività ricettive e di ristorazione del centro montano.

A risentirne maggiormente le abitazioni di via Pescara, via Domenico Di Rienzo, via Vincenzo Tanturri e viale degli Alpini. Gli hotel del paese sono stati riforniti giorno e notte dalle autobotti della Saca e della società Pavind di Sulmona. Alla fine i danni maggiori sono stati registrati negli alberghi, nel camping e nella struttura della Residenza sanitaria assistita di Villalago che, come parte del centro abitato di Scanno, non ha avuto l’acqua dalla vigilia di Natale alla giornata di Capodanno.

«Comprendiamo lo stato di disagio creatosi nei giorni di festa e di massimo afflusso per l’interruzione del servizio», commenta Domenico Petrella, presidente della Saca, «ma allo stato attuale non è possibile accogliere le richieste di indennizzo dei residenti. Abbiamo profuso il massimo sforzo con il lavoro continuo degli operai per risolvere quanto prima il problema e nei prossimi giorni, non appena la situazione si sarà normalizzata, incontrerò i sindaci di Scanno e Villalago per ricostruire e riflettere su quanto accaduto».

A chiedere di fare luce sull’intera vicenda è stato in maniera particolare il sindaco di Villalago Fernando Gatta, che in una nota ha annunciato di denunciare i vertici della Saca qualora dovessero emergere responsabilità dirette, sia sulle cause della disfunzione, sia sulle modalità attraverso le quali si è provveduto a gestire l’emergenza idrica.

«Non spetta a me pronunciarmi su eventuali rimborsi sulle bollette», spiega Salvatore Zavarella, responsabile dell’Area tecnico-operativa della Saca, «ma anche dopo aver riparato il guasto tutti gli alberghi e ristoranti dotati di cisterne e serbatoi di accumulo sono stati gratuitamente riforniti di migliaia di litri di acqua. Pochi alberghi e ristoranti non sono stati riforniti di acqua potabile, compresa la Residenza sanitaria di Villalago, ma è solo per motivi legati alla mancanza di cisterne».

Massimiliano Lavillotti

©RIPRODUZIONE RISERVATA