«Capisco il popolo delle carriole»

Parla Chiodi: nessuna operazione elettorale

L’AQUILA. Il commissario Chiodi (foto) oggi bussa alla porta del ministro dell’Ambiente con 4,5 milioni di tonnellate di macerie.

Cosa chiedete alla Prestigiacomo
?
«Rappresenteremo che, da quando, l’1 febbraio, siamo entrati in carica, io commissario e il vice Cialente ci siamo adoperati per riaffrontare la questione. Ho chiesto al vice di individuare delle macroaree, almeno 8 possibili altri siti. Il territorio dell’Aquila è molto vasto. Sottoporremo al ministero le migliori soluzioni e chiediamo sostegno per la parte normativa».

Se pure arriverà l’esercito, senza i siti dove verranno messe le macerie?
«Sull’esercito io ho chiesto la disponibilità, se sarà necessario. Una disponibilità, nulla di più. Oggi come oggi spetta al Comune di individuare i siti. Un’ordinanza affidava l’intervento, dal 30 luglio, alla Protezione civile, in caso di inerzia dei sindaci. Lo riconosco, non è stato fatto: ma sono questioni del passato, non mi riguardano. Ora c’è l’urgenza e io ho preso in mano la questione coinvolgendo il ministero. Bisogna partire con un’organizzazione che poi andrà a regime».

Ma non basta spostare i detriti da una parte all’altra....»
«Vero, ci sono da recuperare beni culturali ed effetti personali. Importantissima è la fase della lavorazione: bisogna vedere se ci saranno deroghe dall’Europa».

I maligni ipotizzano una super-pulizia stile Napoli sotto elezioni. È vero?
«Non riesco a pormi il problema elezioni. Il mio è solo senso del dovere: sono un commissario del governo. Escludo iniziative elettorali: ho già dichiarato la mia assenza dalla campagna dell’Aquila. La Protezione civile? Da commissario potrei anche avvalermene».

Cosa pensa della manifestazione delle carriole?
«Comprendo le situazioni emotive, non ho niente da dire. Ma un atteggiamento razionale deve indurre a far ritenere che la ricostruzione sarà lunga. Fatta la rimozione delle macerie, non si potrà rientrare subito. Sarà un percorso lungo. Bisogna essere leali con la gente. Tutto in 10 anni? Ci metterei la firma».