Capitignano, 300 in piazza per la rinascita

Pranzo collettivo nel paese dell’Alto Aterno che sta superando l’emergenza del terremoto

CAPITIGNANO. Un grande striscione con la scritta “Capitignano vive”. Palloncini bianchi. Escursioni in montagna. Poi l’incontro in piazza, una sorta di festa della primavera e della rinascita di uno dei paesi dell’Alto Aterno maggiormente colpiti dall’emergenza maltempo e terremoto d’inizio anno.

Circa trecento persone hanno dato vita nella giornata di ieri, a Capitignano, a una conviviale popolare che ha inteso richiamare, nelle intenzioni di chi l’ha voluta generosamente proporre, una delle adunate che di solito, da queste parti, si verificano ogni estate in occasione delle feste patronali.

La manifestazione, alla quale hanno preso parte quasi tutti i residenti nel paese, oltre alle famiglie originarie di questi luoghi, ma operanti a Roma, nei più diversi settori, ha avuto un buon successo. Dalla piazza principale è partita un’escursione sulle vicine montagne – nei luoghi cari della giovinezza per tanti dei partecipanti – e successivamente la giornata è proseguita con un pranzo collettivo in pieno centro storico, a base di prodotti tipici locali. Non è mancata la musica dell’organetto, che ha allietato il trascorrere delle ore. Tra i presenti anche il consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci. A nome dell’intera comunità, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Maurizio Pelosi e dal vice Franco Pucci ha espresso «un plauso collettivo generale ai promotori, perché citandoli uno a uno si rischia di dimenticare qualcuno». Ringraziamenti per le donazioni e la solidarietà alle associazioni Anpas e Cacciatori di Sassetta di Livorno.(e.n.)

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