Capri: «Contrario alla soppressione dei due tribunali»

L’AQUILA. «Mi sento in dovere di intervenire in merito alla questione, e alle relative polemiche, riguardanti la paventata soppressione dei Tribunali di Avezzano e Sulmona». Lo afferma, in una nota,...

L’AQUILA. «Mi sento in dovere di intervenire in merito alla questione, e alle relative polemiche, riguardanti la paventata soppressione dei Tribunali di Avezzano e Sulmona». Lo afferma, in una nota, il consigliere comunale aquilano di maggioranza, avvocato Maurizio Capri. «Ne sento il dovere in virtù», dice, «del mio ruolo di avvocato e di consigliere comunale e delle conoscenze e competenze che me ne derivano. In primo luogo, in riferimento alle dichiarazioni rese in aula dal sindaco Cialente, durante la seduta consiliare dedicata alle problematiche della giustizia, vorrei chiarire che il senso è stato travisato».

«Il terzo lotto degli interventi di ricostruzione del Palazzo di Giustizia dell’Aquila, infatti, dei quali ha parlato il primo cittadino», dice ancora Capri, «rientra in un progetto complessivo di ampliamento della struttura, risalente a un periodo antecedente il sisma, quando iniziarono già a evidenziarsi esigenze legate alla carenza di spazi degli Uffici giudiziari. La localizzazione della nuova ala, dunque, non è certo funzionale alla presunta necessità di ospitare le sedi dei tribunali di Avezzano e Sulmona e, del resto, quello che è cambiato nel tempo, in seguito al sisma e alle dinamiche legate alla ricostruzione, è solo l’ipotesi di localizzazione della nuova struttura. Ipotesi da rivedere, alla luce, come ha dichiarato lo stesso sindaco, delle perplessità manifestate dalla Soprintendenza ai Beni artistici rispetto a una collocazione a ridosso delle mura medievali. Nei confronti dei colleghi di Avezzano e Sulmona, e di quanti operano nella giustizia nelle due città, vi è, invece, la massima solidarietà da parte mia personale, a livello professionale e politico, così come quella del sindaco e di tutta la comunità aquilana. Una città, come la nostra, che troppo spesso, negli anni, si è vista scippare sedi e servizi in favore di altre realtà, non può che essere vicina a quanti vivono questo tipo di apprensione. Ritengo, peraltro, che la soppressione dei due tribunali costituirebbe un vulnus per l’intero sistema regionale e territoriale della giustizia, dal momento che verrebbero eliminati presìdi di legalità importantissimi, a fronte di un risparmio presunto e irrisorio, come dimostrano i dati che provengono da altri casi analoghi. Saremo pertanto vicini ai colleghi del Foro di Avezzano e Sulmona in tutte le loro iniziative per la tutela dei rispettivi tribunali. Le aree interne, in questa come in altre battaglie, come ho sempre sostenuto, devono infatti fare fronte comune, per tutelare le proprie risorse e le proprie eccellenze e peculiarità».

Il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Avezzano Sandro Ranaldi replica sullo stesso tema al sindaco dell’Aquila. «Lei non si è reso conto», dice, «che io ho parlato a nome di 900 avvocati e praticanti avvocati arrabbiati sia per il momento di crisi che tutta la categoria sta attraversando a causa della grave congiuntura economica sia perché vivono nella incertezza del proprio futuro che, ad oggi, è fatto solo di proroghe».

©RIPRODUZIONE RISERVATA