Carcere ancora chiuso, protestano gli agenti

Avezzano, struttura pronta ma il Provveditorato alle opere pubbliche non la collauda

AVEZZANO. Doveva riaprire nel 2009. Poi, dopo le proteste, il Provveditorato alle opere pubbliche assicurò l'apertura a giugno 2010. E invece il carcere di San Nicola è ancora chiuso e la polizia penitenziaria convoca lo stato di agitazione e inizia lo «sciopero della mensa». E' una storia senza fine quella del carcere di Avezzano, chiuso ormai da oltre tre anni.

La struttura è pronta ad accogliere più di 100 detenuti, oltre ai 42 agenti di polizia penitenziaria previsti, ma solo sulla carta. Infatti i trasferimenti non sono ancora iniziati.  Ad aprile socrso il Provveditorato regionale alle opere pubbliche, dopo una richiesta al Ministero della Giustizia e alla direzione del carcere inoltrata dal sindaco di Avezzano Antonio Floris, aveva assicurato che i lavori sarebbero stati «ultimati il 21 giugno ed entro la fine dello stesso mese sarebbero state eseguite le operazioni di collaudo».

Il carcere però è ancora chiuso e il personale di polizia penitenziaria - attualmente distaccato a Sulmona, a L'Aquila e nella Scuola di formazione amministrazione penitenziaria di Sulmona - ha annunciato che «rifiuterà a oltranza la mensa di servizio e proclamerà lo stato di agitazione».

Un modo per protestare «contro l'atteggiamento dilatorio dell'Amministrazione penitenziaria che, rispetto alla data di riapertura non da certezze al quel personale che da quasi 4 anni, con enormi sacrifici personali, è costretto a percorrere centinaia di chilometri al giorno a proprie spese».

«Il personale», sottolinea il segretario generale Fns della Cisl Abruzzo Lanfranco D'Agostino «è stanco dei continui annunci dell'Amministrazione che prima annuncia la riapertura nei primi giorni di aprile, poi la differisce ai primi di luglio e infine annuncia che non vi sono elementi oggettivi che permettono di individuare una data certa». 

Lo stato di agitazione e l'astensione della mensa di servizio proseguirà ad oltranza, almeno fino a quando non sarà resa nota una data certa di riapertura della casa circondariale di Avezzano. In caso contrario, il sindacato annuncia un «sit-in» davanti al carcere entro i primi dieci giorni di luglio con il coinvolgimento delle autorità politiche e istituzionali. (p.g.)

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