Carrozziere evade 100mila euro al fisco

Secondo le accuse non ha dichiarato gli introiti dalle vendite di auto. L’uomo si difende: mai capito niente con i conti

SULMONA. Aveva messo su un’attrezzatissima carrozzeria che gli fruttava un bel po’ di quattrini. Ma nonostante emettesse regolarmente le fatture per le auto riparate, non avrebbe mai fatto la dichiarazione dei redditi, evadendo sistematicamente le tasse. In quattro anni avrebbe nascosto al fisco oltre 100mila euro. È originario della Campania e ha una quarantina d’anni l’ultimo evasore scovato dalla Guardia di finanza di Sulmona. L’uomo, da tempo residente a Sulmona, aveva aperto l’officina meccanica “Falco” lungo la Statale 17, subito dopo il complesso sportivo dell’Incoronata.

Si occupava anche di risistemare le auto incidentate e, visto che gli affari gli andavano bene, aveva iniziato anche a vendere auto usate, riuscendo con il tempo ad avere un buon mercato. Frutto dei prezzi competitivi che riusciva a fare, proprio perché non pagava le tasse, secondo quanto rilevato dalle Fiamme gialle.

Ad aiutarlo in officina anche due operai, rigorosamente in nero, ovviamente ai quali, sempre secondo i finanzieri guidati dal comandante Ro sanna Carlozzo, il carrozziere non ha mai versato un contributo.

Per non dare nell’occhio, il napoletano emetteva regolari fatture fiscali, almeno a fronte delle prestazioni effettuate come carrozziere. Ricevute che a detta dell’uomo venivano consegnate regolarmente al suo commercialista ma che non venivano denunciate.

Mentre per la rivendita di auto, secondo le accuse, utilizzava un sistema tutto personale: si intestava le auto e poi le rivendeva dicendo ai clienti che erano sue.

Un doppio passaggio di proprietà che gli consentiva di aggirare l’ostacolo della ricevuta fiscale. Sta di fatto che, tra il 2008 ed il 2011, non ha mai presentato la dichiarazione dei redditi evitando così di pagare le imposte su tutti i suoi guadagni. Circa 100mila euro, secondo gli uomini del tenente Carlozzo. Ma ora il meccanico prova a discolparsi sostenendo che lui, di conti e di tasse, non ci capisce proprio niente, buttando la croce addosso al suo commercialista.

«So solo che le fatture le ho fatte e le ho regolarmente consegnate al commercialista», afferma mentre è affaccendato a riparare un motore nella sua officina, che è rimasta regolarmente aperta anche dopo la visita dei finanzieri. «Non ci capisco niente di conti e pago chi li sa fare e ci capisce, proprio perché io so solo riparare i motori e aggiustare le carrozzerie delle automobili».

Per quanto riguarda la vendita di autovetture usate, pur ammettendo di non aver emesso ricevute, il carrozziere dice che poteva venderle in quanto titolare di regolare licenza.

Tutte spiegazioni che ora dovrà rendere ai finanzieri e al fisco, pagando quanto dovuto, oltre alle sanzioni previste dalla normativa tributaria.

Un caso molto particolare che farà sicuramente discutere in città. Del resto, il tema dell’evasione fiscale è particolarmente sentito, in un momento di crisi e di concorrenza spietata.

Claudio Lattanzio

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