Cartiera, fissato il nuovo incontro al Ministero

Lolli al presidio dei lavoratori: la Burgo non pensi di poter smantellare, questa fabbrica deve resistere

AVEZZANO. L’incontro al ministero dello Sviluppo economico ci sarà ed è in agenda per martedì 30, alle 15. Possono tirare un sospiro di sollievo i circa 250 lavoratori della Burgo di Avezzano, andati in escandescenze dopo l’arrivo di un fax, spedito dal Mise, in cui si parlava di un rinvio a “data da determinare”. Un incontro decisivo per la Cartiera di Avezzano, in quanto i vertici dell’azienda dovranno dare conferma se si avvierà la cassa integrazione per cessazione di attività oppure quella per mancanza di commesse, cioè la dichiarazione dello stato di crisi.

Ieri mattina, a rassicurare gli operai, è arrivato il vicepresidente della Regione, Giovanni Lolli, il quale ha chiamato la segreteria del Ministero, per concordare una nuova data. Un centinaio di lavoratori ha ascoltato il vice presidente, affiancato dai segretari provinciali di Cgil e Cisl, Umberto Trasatti e Paolo Sangermano e i segretari territoriali di categoria, Antonio Fiasca (Fistel-Cisl), Sigismondo Sansoni (Slc-Cgil) e Terenzio Galano (Uilcom-Uil), insieme al predecessore Alfredo Moschettini.

«Qui siamo nel cuore della vita industriale della Marsica», ha esordito Lolli, «non permetteremo che una struttura come questa, su cui si fonda la vita di centinaia di famiglie ci venga portata via». Un intervento rassicurante quello del vicepresidente in cui ha spiegato ai lavoratori quali sono le offerte concrete che la Regione sta mettendo in atto per agevolare l’azienda a rimanere ad Avezzano. Innanzitutto, bisogna intervenire sulle accise sull’energia. Accise raddoppiate da una legge regionale che strozza chiunque voglia continuare ad investire nella Marsica. «Già nel primo incontro a Roma», ha aggiunto, «ci siamo resi disponibili a rivedere la legge, addirittura il presidente Luciano D’Alfonso sarebbe disponibile all’azzeramento. Ad ogni modo la Burgo non pensi che qui può smantellare da un giorno all’altro, come è già successo a Chieti. Davanti ad un piano industriale concreto, in cui si valuti la competitività del mercato e quale carta sia meglio produrre rispetto a un’altra, la Regione ci metterà del suo, perché comunque la produzione della carta non è in decadenza come quella di altre merci». Lolli ha concluso sottolineando che l’obiettivo di tutti è di far rimanere ad Avezzano il gruppo Burgo e non di annaspare alla ricerca di nuovi investitori. Intanto gli operai continuano il presidio e chiedono a gran voce a tutto il mondo della politica di sostenerli ogni giorno, come ieri.

Magda Tirabassi

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