Casciere: «Un tribunale unico»

La proposta: stop ai campanilismi, serve un’intesa tra Avezzano e Sulmona

AVEZZANO. La proroga che ha salvato i tribunali di Avezzano e Sulmona scadrà nel 2018 in attesa dei lavori di ricostruzione del palazzo di giustizia dell’Aquila. Lavori che procedono in modo spedito e oggi si torna dunque a parlare del problema in anticipo rispetto alle previsioni. Sulla questione interviene l’avvocato Leonardo Casciere, già presidente della Camera penale, che propone una battaglia comune con l'accorpamento dei due territori.

«Il 27 dicembre 2011», spiega Casciere, «in un’assemblea avanzai l’ipotesi di una comunione di intenti con Sulmona per riunire i due territori e creare un tribunale unico. In quella sede ritenni che, unendo le forze, avremmo potuto raggiungere l’obiettivo. Il mio appello, purtroppo, non fu raccolto per lo “sfrenato” campanilismo».

«Oggi», continua Casciere, «siamo al capolinea e ci accingiamo a trasferirci tutti, avezzanesi e sulmonesi, all’Aquila. I lavori sulle strutture aquilane pare siano terminati. Non possiamo piegarci a questo destino e abbandonare a se stessi i giovani avvocati. Abbiamo ancora tempo. Liberiamo le nostre coscienze dagli assurdi campanilismi; assumiamo la responsabilità che a ognuno di noi compete e riprendiamo la battaglia per la salvaguardia dei due presidi giudiziari».

La proposta, anche stavolta, è quella di indire una grande manifestazione, con la partecipazione necessaria degli organismi dell’avvocatura, delle forze sociali, politiche, sindacali, di categoria e di tutti i cittadini dei due comprensori.

Un evento necessario a sancire l’inizio di un nuovo proponimento per presentare al ministero della Giustizia un progetto innovativo, che accorpi i due territori, sotto l’egida di un unico tribunale.

«Sono convinto», conclude Casciere, «che un’assemblea unitaria potrebbe sancire questo nuovo corso ed offrire validi spunti per il nostro comune obiettivo». (p.g.)

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