Case, bollette non pagate dubbi sulla transazione

Il presidente della 5ª commissione: «Il provvedimento non spettava alla giunta: così si profila un danno erariale e il debito dovrà essere sanato da tutti i cittadini»

L’AQUILA. «Una procedura illegittima, quella con cui la giunta comunale ha approvato la transazione stragiudiziale con Banca Sistema, a cui Enel Energia ha ceduto il credito vantato nei confronti del Comune per il mancato pagamento delle utenze di progetto Case e Map». Lo sostiene il presidente della commissione di Garanzia e controllo Raffaele Daniele: «Il debito è di 9 milioni e 177mila euro», ha spiegato Daniele, «di cui 7,9 milioni riferiti all’ammontare delle bollette non pagate, più un milione di interessi. Ebbene, con questo atto, a pagare i debiti accumulati dai morosi degli alloggi provvisori saranno tutti gli aquilani». La vicenda è stata ricostruita durante la riunione della quinta commissione, che si è occupata della delibera 261 del 10 luglio 2014: «Un provvedimento che non spettava alla giunta comunale», ha aggiunto Daniele, «ma che doveva essere, in base a quanto stabilisce il Testo unico degli enti locali, di competenza del consiglio comunale, dopo aver acquisito il parere dei revisori dei conti. Non solo la giunta l’ha approvato, impegnandosi a pagare 32 rate mensili di 271mila euro ciascuna, ma ha anche già versato la prima maxi-rata di 500mila euro. Il 30 settembre dovrà versare la seconda. Se, come riteniamo, questi primi 500mila euro sono stati pagati dall’amministrazione senza titolo, si profila un danno erariale. L’intera somma, poi, è stata inserita nel bilancio di previsione 2015. Ma come farà a coprirla se, a fronte di una rata mensile da versare di 271mila euro, incassa, dai cittadini morosi, 80mila euro al mese?». La dirigente del settore ricostruzione Enrica De Paulis durante l’audizione ha sottolineato che circa 2000 famiglie risultano ancora morose, nonostante i tentativi di riscossione messi in campo. Secondo Daniele, durante la riunione, anche il presidente del Collegio dei revisori dei conti Antonio Bizzarri avrebbe sollevato una serie di perplessità, in merito all’atto varato dalla giunta, sia di natura tecnica che sostanziale. «Le bollette a cui si riferisce il debito», afferma Daniele, «sono intestate al Comune: in pratica non le ha riscosse e poi ha fatto una transazione per un debito che ha generato lo stesso ente. Inserendo la somma nel bilancio 2015, senza avere la certezza di incassarla, ha quindi creato un effetto boomerang a danno di tutti i cittadini. Inoltre, il Comune ha accettato le condizioni poste da Enel Energia, senza portare alcuna argomentazione oppositiva e senza discutere sulle singole bollette». Il debito accumulato e ora transato con Banca Sistema è riferito al periodo che va dal 2011 al settembre 2014.

Romana Scopano

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