Caso Del Turco in Appello con il rischio prescrizione

Atti approdati alla Corte, si va in aula per il secondo grado dopo la pausa estiva Per alcuni reati di corruzione del 2008 esiste il concreto pericolo dell’estinzione

L’AQUILA. Il voluminoso materiale è stato depositato negli uffici della Corte d’Appello all’Aquila. Tuttavia, la data del processo di secondo grado per la vicenda Sanitopoli dev’essere ancora fissata.

La sentenza di primo grado, che portò, tra le altre, alla condanna dell’ex presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco a nove anni e sei mesi di reclusione (per i reati di associazione per delinquere, corruzione, concussione, tentata concussione e falso) risale al 22 luglio 2013.

Il tempo scorre inesorabile. Inchiesta e processo di primo grado sono durati cinque anni. E non può escludersi, a questo punto, che per alcuni reati di corruzione che risalgono agli anni 2007-2008 possa intervenire l’estinzione per prescrizione. Per avviare il “processone”, del resto, anche nella fase di Appello, non mancheranno innumerevoli ostacoli, non ultimi quelli legati alle complesse procedure per le notifiche.

Insomma, per l’accusa – rappresentata in aula, nel primo grado di giudizio, dai magistrati Giuseppe Bellelli e Giampiero Di Florio, oggi promossi entrambi procuratori della Repubblica, rispettivamente di Sulmona e Vasto – si profila ancora una volta una corsa contro il tempo. Fermo restando che per altri tipi di reato la prescrizione è più lontana.

In ogni caso, secondo alcune previsioni, il processo di Appello per una vicenda che ha varcato le soglie dei tribunali arrivando a cambiare il corso della storia politica della regione, potrebbe essere avviato dopo la pausa estiva.

Oltre a Del Turco, davanti al tribunale di primo grado di Pescara sfilarono 24 imputati, con dodici assoluzioni e tre casi di intervenuta prescrizione. Tra le principali condanne inflitte in primo grado quella a 3 anni e mezzo per l’ex patron della casa di cura privata “Villa Pini” di Chieti Vincenzo Maria Angelini, il grande accusatore che con le sue rivelazioni diede l’avvio alla vicenda. Con lui, tra gli altri, anche l’ex manager Asl di Chieti Luigi Conga, l’ex parlamentare del Pdl Sabatino Aracu,l’ex segretario dell’ufficio di presidenza della Regione Lamberto Quarta, l’ex assessore alla Sanità Bernardo Mazzocca, l’ex assessore alle attività produttive Antonio Boschetti, l’ex capogruppo regionale Pd Camillo Cesarone.

©RIPRODUZIONE RISERVATA