Celano, addio a Corneliogli amici su Facebook"Non ti dimenticheremo"

Il giovane è morto precipitando in un canalone. "Noi distrutti dal dolore, resterai nei nostri cuori"

CELANO. L'ultima ascensione di Maurizio Cornelio in un cielo senza vette. Si è arrampicato sulle sue emozioni, quelle della natura e della montagna e oggi lascia un vuoto incolmabile. Per motivi che forse non si conosceranno mai è volato in un canalone ripidissimo, il cosiddetto Canalino dietro la Serra. Secondo una ricostruzione più approfondita Cornelio sarebbe caduto intorno alle 9 di mercoledì. A ora di pranzo la moglie Sabrina ha lanciato l'allarme. Oggi viene pianto e rimpianto da una miriade di amici. Il popolo di Facebook si è scatenato in una lunga serie di commenti e ricordi.

Struggente quello di Claudia Ursitti, che con lui faceva parte dello staff del presidente della Provincia, Antonio Del Corvo: «Baby, mi chiamavi con il fiatone mentre salivi sulle tue montagne. Sì, perché tu sei il padrone di tutte le montagne che hai dominato. Nei tuoi passi la tua inquietudine, la tua passione, la tua rabbia, il tuo entusiasmo e la gloria di quando toccavi il cielo con un dito. Nei tuoi occhi sono imprigionati gli scorci più belli, erano come la tua macchina fotografica i tuoi occhi: scattavano le immagini in cui veniva riflessa l'onnipotenza che ti dava essere lassù. La montagna ti ha rubato la vita, lei voleva di più della tua passione, voleva tutto te stesso. Lei è stata egoista ed ingorda, non ha pensato a noi che siamo rimasti qui giù senza di te. Mauri, ho un vuoto».

Marco Belviso scrive: «Ciao compà.... percorri il sentiero che ti condurrà alla tua amata mamma... è sicuramente il sentiero più bello e con lei vigila e proteggi le tue bellissime bambine e tua moglie....... non ti dimenticherò mai....».

Il pianista Nazzareno Carusi commenta così la tragedia: «Ti abbraccio, Amico caro, con gli occhi pieni di lacrime. Che Dio ti accarezzi per l'eternità. Il tuo Nazzareno». Di notevole impatto emotivo il ricordo di Giuseppe Angelosante: «Distrutto dal dolore! Te ne sei andato così, all'improvviso, caro amico e collega! Non ho parole per descrivere il mio stato d'animo.. Sempre con la speranza che anche questa volta tu possa raccontarmi l'ennesima scalata in quella montagna! Avevamo iniziato insieme questa nuova esperienza da due anni ormai, ma sicuramente non avrà più lo stesso sapore di prima, soprattutto per me, Claudia e Massimiliano. Ci mancherai Maurì!».

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