il tragico incidente

Celano, il padre di Marco: "Mio figlio ucciso da un drogato ubriaco"

Rabbia e dolore ai funerali del 15enne travolto e ucciso dal pirata della strada. Concluso l'interrogatorio di Antidormi accusato di omicidio colposo, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza: "Sono dovuto scappare, dopo l'incidente ho rischiato il linciaggio". Il giudice convalida gli arresti del 33enne che resta ai domiciliari

AVEZZANO. Arresto convalidato e arresti domiciliari per Luigi Antidormi, il 33enne di Celano accusato dell'omicidio colposo di Marco Zaurrini, il 15enne da lui travolto e ucciso con la macchina mentre il ragazzo era sullo scooter con un amico. Una tragedia che ha raccolto tutto il paese ai funerali che si sono svolti ieri a Celano. «Perché? Marco… perché? Daccela tu la forza per andare avanti figlio mio…”. Abbracciando e baciando per l’ultima volta la bara, sono queste le strazianti parole pronunciate da Giuseppe Zaurrini al figlio Marco, morto a soli 15 anni, investito da un’auto pirata.

Tutta la città ha partecipato sotto la piogga all’ultimo saluto al giovane, tanto che la chiesa di Santa Maria non ce l’ha fatta a contenere tutti. Una cerimonia commossa con tanti giovani che per tutto il tempo hanno fissato la foto del loro coetaneo e hanno pianto disperati. Qualcuno, seduto di fianco all’altare, è stato consolato affettuosamente dalle suore. In chiesa anche i volontari della protezione civile. A officiare la cerimonia padre Roberto Scocchia, insieme ad altri cinque sacerdoti di Celano. Al momento della comunione, don Ilvio Giandomenico è uscito per portare l’ostia alle centinaia di persone rimaste nel piazzale, tra cui tanti studenti del Liceo Scientifico “Pollione”, la scuola frequentata sia da Zaurrini che dal fratello Simone. Un dolore inconsolabile per i genitori Rossella e Giuseppe, per tutto il tempo sorretti dai nipoti, che in questi giorni non li hanno lasciati soli nemmeno un attimo. La bara in chiesa è stata accompagnata da un lungo corteo. Gli studenti del I Q e del IV P hanno portato tante corone e mazzi di fiori bianchi. Al loro fianco anche i professori e la preside, Marina Novelli, che ieri pomeriggio li ha accompagnati in pullman a casa del loro compagno nel rione Campitelli.

«Me lo hanno tolto, è questo lo Stato italiano, la nostra giustizia», ha detto prima di far uscire per l’ultima volta il figlio dalla porta di casa, il padre di Zaurrini. Riesce a stento a parlare. Tanto è il dolore, che si tiene a malapena in piedi. Sorretto dai nipoti Maria Paola Zaurrini e Giovanni D’Andrea, sottolinea come suo figlio sia stato ucciso da un’auto pirata. Alla guida, Luigi Antidormi, 33enne celanese, pluripregiudicato ubriaco e drogato. Davanti al giudice questa mattina Antidormi si è visto convalidare l'arresto ed è tornato ai domiciliari.

Avezzano, Antidormi dal giudice: arresto convalidato
Il pirata della strada Luigi Antidormi, 33 anni, accusato dell'omicidio di Marco Zaurrini di 15, entrambi di Celano, esce dal tribunale di Avezzano dopo essere comparso davanti al giudice per la convalida dell'arresto. L'udienza si è concluso con la convalida dell'arresto e la conferma dei domiciliari. (video di Pietro Guida)

«Drogato, ubriaco, una persona che doveva stare in carcere, ci ha tolto nostro figlio», sussurra il padre. Erano presenti anche i rappresentanti della polizia locale, dei carabinieri, della polizia di Stato, tutti i candidati alla carica di sindaco e il commissario Mauro Passerotti. In chiesa, alla fine della cerimonia, sono tanti i ragazzi che si sono fatti forza e hanno letto delle lunghe lettere in cui hanno descritto il loro amico scomparso. Quando giocava a calcio o chiacchierava con loro sul muretto o quando studiavano tutti insieme. “Sei unico” hanno scritto su un grande lenzuolo. A chiusura “See you again” di Wiz Khalifa e Charlie Puth, la sua canzone preferita. Ha smesso di piovere e si sono asciugate anche le lacrime del cielo.

Magda Tirabassi

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