Centro salute mentale, 10 giorni per i lavori 

Ultimatum del Comune per evitare la chiusura, primi interventi della Asl per “cancellare” il degrado

AVEZZANO. Operai al lavoro al Centro di salute mentale, dove la Asl ha fatto scattare i primi interventi per tappare qualche falla evidenziata nel recente blitz dei carabinieri del Nas. Il sindaco Gabriele De Angelis, però, ordina all’azienda sanitaria di ripristinare le «condizioni di decoro e sicurezza della struttura entro 10 giorni: pena la chiusura del centro di salute mentale con annessi il centro diurno L’Arcobaleno e la struttura protetta La Crisalide».
L’intervento dell’Asl per 13mila euro, scattato ieri, interesserà solo l’area di attesa all’ingresso del Centro di salute mentale e i servizi igienici per gli utenti e il personale. Il punto di prima accoglienza, quindi, dove il biglietto da visita non è proprio dei migliori: il pavimento all’ingresso è malandato – sono saltate numerose mattonelle – mentre sia i bagni dei pazienti che quelli riservati al personale emanano un pesante odore di fogna. Una misura tampone in attesa dell’opera di riqualificazione generale che entrerà nel vivo al termine delle procedure d’appalto per un investimento di 680mila euro. I lavori più corposi, se tutto procederà per il verso giusto, dovrebbero partire entro marzo. Fino ad allora, a meno che non scattino i sigilli dei Nas, lo sfratto del Comune o un trasferimento temporaneo del centro in una sede dignitosa, l’odissea del personale e dei pazienti in quella struttura fatiscente con all’ingresso una piccola discarica di vecchie sedie e materiali usurati in attesa che qualche anima pia si degni di avviarli a smaltimento, sembra destinata ad allungarsi. Il pesante degrado del presidio sanitario è stato riportato al centro della scena dal grido di dolore del padre di un giovane paziente, successivamente rilanciato dall’assessore comunale al Sociale, Leonardo Casciere. Sulla questione ha fatto sentire la sua voce anche il segretario provinciale della Uil-Fpl. Antonio Ginnetti, dopo l’ispezione dei Nas, ha sollecitato un intervento urgente del manager Rinaldo Tordera e del sindaco Gabriele De Angelis, finalizzato a trovare una soluzione per il centro di salute mentale a rischio sigilli. Ora la Asl ha messo in atto la prima misura tampone e il sindaco ha lanciato l’ultimatum. Basterà a recuperare il gap di sicurezza e decoro per evitare la chiusura forzata del Comune o dei Nas? (m.s.)
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