In campo nove tecnici di Abruzzo Engineering per seguire il riutilizzo del materiale trattato

Chiodi: sarà una ricostruzione concertata

Imprese, ecco le modalità per ottenere il risarcimento dei danni.

L’AQUILA. Meno verticismo e maggiore concertazione. Dalle decisioni prese in fretta a causa dell’emergenza terremoto a percorsi di ricostruzione più condivisi. Sono le parole del neocommissario Gianni Chiodi che oggi alle 11.45, affiancato dal vicecommissario Massimo Cialente, illustrerà nel dettaglio le modalità di intervento della cosiddetta fase due: «Nella fase della ricostruzione ci sarà maggiore confronto e condivisione prima delle scelte».

«Maggiore confronto», spiega il commissario Gianni Chiodi, «rispetto a quanto successo soprattutto nella prima fase commissariale, quando, per forza di cose dovevano essere prese decisioni in tempi brevi per contrastare l’emergenza. Ma anche se ci sarà un maggiore processo di confronto questo non deve essere motivo di rallentamento, perché la ricostruzione deve essere fatta nel più breve tempo possibile, anche se sappiamo che ci vorranno degli anni».
Sui tempi Chiodi non si sbilancia. «Non so fare una previsione», ammette, «anche perché da parte dei tecnici ci sono le valutazioni più disparate. Al di là di questo, a mio avviso, dipenderà dalla comunità aquilana, che si gioca il suo futuro. Le caratteristiche del team che deve gestire la ricostruzione sono un mix tra esperienza e talento. Devono essere selezionati professionisti di talento sulla base della meritocrazia; poi ci vuole uno spirito di squadra, come quello dell’Aquila rugby».

I FONDI ALLE IMPRESE.
La responsabile del Servizio attività internazionali della Regione, Giovanna Andreola, ha illustrato le misure del bando comunitario per il sostegno alle imprese.
Le finalità sono quelle di risarcire i danni causati alle attività economico-produttive ubicate nei comuni del cratere del terremoto del 6 aprile. I soggetti beneficiari sono: le imprese, escluse quelle del settore trasporti e della produzione primaria dei prodotti agricoli; i lavoratori autonomi (professionisti, artisti, ecc); le associazioni, purchè svolgano attività economica.

IL BANDO.
Prevede tre forme di contributi.

A) Copertura dei danni, calcolata in riferimento all’ammontare delle spese ritenute ammissibili per i danni subiti ai beni mobili e immobili, ivi compreso le scorte nella misura necessaria alla ripresa economica dell’attività, e in ogni caso per un valore non eccedente il 20% del danno subito dalle scorte.

B) Copertura dei costi di trasferimento della sede o dell’unità produttiva.

C) Copertura dei danni subiti per la sospensione temporanea dell’attività.
«È bene chiarire», ha specificato Giovanna Andreola, «che i contributi sono cumulabili e concessi esclusivamente ai fini della riattivazione dell’attività, con l’impregno dei beneficiari al ripristino almeno del 50% dei livelli occupazionali al 6 aprile 2009». Per quanto riguarda il punto A sono dichiarati ammissibili i danni subiti da beni immobili, fabbricati, opere murarie, i danni subiti da beni mobili quali impianti, macchinari, attrezzature, mezzi di trasporto solo se direttamente funzionali all’azienda, i danni subiti dalle scorte aziendali.

Per i risarcimenti dei danni al punto B sono ammessi: i costi di trasferimento delle attrezzature, i costi di disattivazione e riattivazione di macchinari, nuovi raccordi relativi alle utenze e costi di locazione/acquisto moduli prefabbricati. Per quanto riguarda infine l’entità del contributo, il bando prevede che il contributo di cui al punto A può essere coperto fino al 100% del valore del danno subito fino a un massimo di 5 milioni di euro; il contributo di cui al punto B, è pari al 100% del costo del trasferimento dell’attività, ivi compresi quelli per il rientro nella sede originaria: tale contributo non potrà in ogni caso eccedere la misura di 100mila euro e i contributo di cui al punto C, concesso per un periodo di tempo non superiore alla data di ultimazione dei lavori di riattivazione, è pari al 100% dei mancati redditi non conseguiti dall’impresa durante la sospensione. In ogni caso il contributo non potrà eccedere la misura di 500 mila euro.
Il bando sarà gestito dal Servizio attività internazionali. È già operativo uno sportello informativo in via Salaria Antica Est, 27 numero telefono: 0862.364251-52-60.