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Cialente contro la finanziaria: fascia tricolore in mano per protesta
La manovra non contiene deroghe neanche per i terremotati, e il sindaco dell'Aquila protesta alle celebrazioni del 64° anniversario della proclamazione della Repubblica
L'AQUILA. Con la fascia tricolore, ma portata in mano, in segno di protesta nei confronti delle riduzioni della manovra correttiva alle agevolazioni fiscali per l'area del cratere. Così, il sindaco dell'Aquila e vice commissario per l'emergenza sisma, Massimo Cialente, è intervenuto alla manifestazione celebrativa in occasione del 64° anniversario della proclamazione della Repubblica che si è svolta anche quest'anno nella Villa Comunale dell'Aquila.
Ieri sera, in un'assemblea cittadina organizzata per fare il punto sulla questione fiscale, il sindaco si era detto pronto a dimettersi dall'incarico di vice commissario alla luce di una manovra «che decreta la fine del sistema economico dell'area del cratere», aggiungendo di avere difficoltà ad accettare di essere un rappresentante del Governo.
Il gesto di oggi richiama simbolicamente l'affermazione fatta l'estate scorsa dallo stesso Cialente il quale, di fronte alla prospettiva di una restituzione al 100% dei tributi non versati, si era detto pronto a restituire la fascia tricolore di sindaco al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e a riprenderla «solo quando si vedrà che questo Paese ci è vicino».
Ieri sera, in un'assemblea cittadina organizzata per fare il punto sulla questione fiscale, il sindaco si era detto pronto a dimettersi dall'incarico di vice commissario alla luce di una manovra «che decreta la fine del sistema economico dell'area del cratere», aggiungendo di avere difficoltà ad accettare di essere un rappresentante del Governo.
Il gesto di oggi richiama simbolicamente l'affermazione fatta l'estate scorsa dallo stesso Cialente il quale, di fronte alla prospettiva di una restituzione al 100% dei tributi non versati, si era detto pronto a restituire la fascia tricolore di sindaco al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e a riprenderla «solo quando si vedrà che questo Paese ci è vicino».
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