Cialente: difendo l’operato dei lavoratori

L’AQUILA. È proseguito su Facebook lo scambio di “cortesie” tra il primo cittadino, Massimo Cialente, e la sindacalista Giuliana Vespa, sugli sgomberi di materiali e recinzioni al Progetto Case di...

L’AQUILA. È proseguito su Facebook lo scambio di “cortesie” tra il primo cittadino, Massimo Cialente, e la sindacalista Giuliana Vespa, sugli sgomberi di materiali e recinzioni al Progetto Case di Sant’Antonio. «Le squadracce», ha risposto Cialente, «erano quelle dei fascisti, movimento al quale l’Ugl si ispira. Non permetto a nessuno di offendere i lavoratori del Comune dell’Aquila, che non stanno seduti dietro una scrivania come altri. L’operazione pulizia segnalata da settimane, anche su questi post, è stata richiesta soprattutto dai residenti. La destra continua a cavalcare, in questa città, piccoli interessi, la mancanza di regole e il ritorno a una vita civile, fatta di rispetto reciproco e delle regole».

Al post di Cialente è seguita una serie di commenti da parte di cittadini, molti dei quali si sono interrogati circa l’opportunità di procedere agli sgomberi visto che ci sono inquilini che vivono in spazi ridotti, e non avendo il balcone magari hanno messo fuori una bici o uno stendino per i panni. C’è stato anche chi ha difeso il sindaco. «Gli inquilini», si legge in un post, «lo sanno che ci sono dei metri di sicurezza da rispettare, o sanno solo attaccare il sindaco?». Così come c’è stato chi ha sottolineato come sia difficile vivere ai piani bassi del Progetto Case, e di come una recinzione potrebbe alleviare almeno in parte i disagi. «È difficile dormire, specialmente d’estate, dentro queste case con le finestre chiuse per paura che entri qualcuno», si legge in un altro post. (a.b.)

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