L'Aquila

Cialente: "Sul Gran Sasso si scia dall’8 dicembre"

In dirittura d’arrivo i lavori di manutenzione della vecchia seggiovia delle Fontari, Annunciata l’attivazione dell’impianto di illuminazione a servizio della funivia

L’AQUILA. Previsioni rispettate: è arrivata la prima neve a imbiancare le cime del Gran Sasso e qualche fiocco si è visto anche a quote più basse, fino a Fonte Cerreto.

Sulla prossima riapertura della stazione sciistica di Campo Imperatore, il sindaco Massimo Cialente è ottimista: «Abbiamo stanziato le somme per la manutenzione della seggiovia delle Fontari e della Scindarella, i lavori sono quasi ultimati e se il manto tiene siamo pronti a partire, rispettando così la tradizione, l’8 dicembre. Con una bella novità: da quest’anno la funivia di Fonte Cerreto è dotata di un impianto di illuminazione, che sarà attivo sette minuti all’ora durante le corse notturne».

Il direttore degli impianti Marco Cordeschi conferma che la vecchia seggiovia delle Fontari, dopo l’intervento straordinario costato 100mila euro, sarà in funzione a giorni: «Mancano alcuni pezzi della componentistica elettrica ed elettronica, che sono stati ordinati alla ditta costruttrice e stanno per arrivare. È stato già effettuato il collaudo annuale della funivia e ora serve qualche nevicata consistente, per preparare le piste». Dunque, in assenza della nuova seggiovia delle Fontari, ancora oggetto di polemiche e trattative, il Comune ha deciso di risistemare il vecchio impianto così da poter far decollare la stagione turistica invernale. Domani, intanto, è prevista la riunione per l’insediamento del nuovo amministratore unico del Centro turistico del Gran Sasso Vincenzo Giuliani, nominato dopo le dimissioni di Umberto Beomonte Zobel. Il sindaco si dice soddisfatto anche per l’interesse suscitato dall’avviso pubblico per la privatizzazione della stazione aquilana, i cui termini, però, sono stati comunque prorogati di un paio di mesi.

La pensa diversamente Luigi Faccia, direttore della Scuola di sci Assergi e portavoce del comitato “Save Gran Sasso”: «Siamo a fine novembre e non si sa nulla di certo. Non sappiamo che fare con la scuola sci e non sappiamo cosa rispondere a chi ci chiede quando comincerà la stagione sciistica. Per non parlare delle strutture ricettive, con l’albergo di Campo Imperatore che versa in condizioni disastrose e l’ostello ormai chiuso da quattro anni. Rimango sulla mia posizione. I veri limiti dello sviluppo turistico sono i vincoli», aggiunge il direttore della Scuola sci. «E il Parco non approva ancora il Piano definitivo».

Faccia pone anche il problema del rifornimento di gasolio, che dev’essere portato in quota prima che la strada diventi impraticabile. Preoccupazioni, per il sindaco Cialente, che non hanno ragione di esistere, in quanto il gasolio sarebbe stato già ordinato nei giorni scorsi.

Romana Scopano

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