Cisl e Uil: «Assunzioni per gli ospedali al collasso»

I sindacalisti Ginnetti e Giorgi lanciano l’allarme dopo la direttiva sui riposi Chiesto un incontro alla direzione generale dell’Asl: «Servono forze fresche»

L’AQUILA. «Assumere personale, per evitare il collasso degli ospedali». È un grido d’allarme, quello lanciato da Uil e Cisl provinciali, che sono mobilitati sul territorio, per vigilare sull’annunciata assunzione, da parte del governo Renzi, di 5000 unità tra medici e infermieri. Una misura necessaria per contrastare gli effetti della legge 161 del 2014 che, in seguito a una direttiva europea, impone alle Asl di garantire riposi al personale sanitario.

«Una disposizione che potrebbe avere serie conseguenze sui servizi», dicono Antonio Ginnetti della Uil-Fpl e Gianfranco Giorgi della Cisl-Fp, «se nel frattempo non si provvede a immettere forza lavoro fresca nei presìdi dell’Asl Avezzano-L’Aquila-Sulmona».

Le nuove assunzioni permetterebbero di garantire i livelli essenziali di assistenza, assicurando il giusto riposo agli operatori sanitari. «La legge di attuazione della direttiva dell’ Unione Europea», spiegano Ginnetti e Giorgi, «ha introdotto l’obbligo del riposo di lavoro di 11 ore consecutive, nell’arco delle 24 ore, per medici e infermieri, prevedendo inoltre il limite massimo di 48 ore di lavoro nell’arco della settimana. Tale disposizione, che è scaturita dagli enormi disagi del personale sanitario che in Italia si protraggono da anni, è ora diventata obbligatoria, ma fa a pugni con la penuria del personale delle Asl, che non possono assumere per il blocco del turn-over».

I due sindacati si sono mossi con anticipo, chiedendo un incontro urgente alla direzione generale dell’Asl, per scandagliare tutti i possibili margini di manovra, anche minimi, offerti dall’attuale normativa. «Tuttavia», sottolineano Ginnetti e Giorgi, «il potere di sbloccare l’impasse spetta solo al governo, che potrebbe dare il via libera a nuove assunzioni. Ecco perché a metà dicembre saremo molto vigili quando, come annunciato, dovrebbe essere presentato un emendamento alla legge di Stabilità, che prevede l’assunzione di oltre 5000 unità tra medici e infermieri a tempo indeterminato. Un provvedimento-tampone, assolutamente indispensabile, a cui dovranno seguirne altri in modo graduale, per cercare di rimpolpare gli organici ed evitare che la nostra Asl corra, come le altre, il rischio del collasso. Tra l’altro nel 2016, in Italia, con la legge Fornero, andranno in pensione circa 13.000 operatori sanitari che dovranno essere rimpiazzati».

Uil e Cisl hanno messo in cantiere diverse iniziative: incontri con la direzione aziendale, assemblee, proposte per gestire al meglio il personale a disposizione, attivazione di punti informativi, raccolte di firme, volantinaggio e mini-meeting informativi.

Romana Scopano

©RIPRODUZIONE RISERVATA