Città accessibile ai disabili associazioni in cattedra

L’AQUILA. Percorrere un marciapiede o attraversare la strada per un disabile che si muove su una sedia a rotelle potrebbe essere un vero e proprio percorso a ostacoli. Bisogna ripensare le città in...

L’AQUILA. Percorrere un marciapiede o attraversare la strada per un disabile che si muove su una sedia a rotelle potrebbe essere un vero e proprio percorso a ostacoli.

Bisogna ripensare le città in un’ottica accessibile per chi non è autosufficiente: non solo disabili, ma anche anziani. E L’Aquila, città da ricostruire quasi interamente, è una città accessibile? Se lo sono chiesto urbanisti e rappresentanti della Sidima (Società italiana disability manager), nonché le altre associazioni legate al mondo della disabilità che hanno preso parte ieri al convegno organizzato, nella sede della Casa del volontariato a Campo di Pile, dalla stessa Sidima in collaborazione con l’Ordine provinciale degli Architetti.

Tema dell’iniziativa «Il sisma dell’Aquila: l’opportunità di ricostruire una città accessibile per tutti. Il ruolo del disability manager».

L’Aquila potrebbe cogliere l’occasione della ricostruzione per rinascere in un’ottica di accessibilità. «Ma serve una cultura dell’abbattimento delle barriere architettoniche». A sostenerlo è Massimo Prosperococco, presidente del Coordinamento aquilano delle associazioni di persone con disabilità.

«Sinora si è intervenuti a macchia di leopardo. È il caso della zona di Acquasanta, sede del polo scolastico, che il Comune vuole ripedonalizzare usando fondi del dipartimento della Protezione civile».

Un altro aspetto emerso nel corso del dibattito andato in scena alla Casa del volontariato «è la mancanza di un censimento dei disabili che vivono all’Aquila», ha aggiunto Prosperococco.

«Conoscere dove queste persone vivono», ha aggiunto, «è una questione di sicurezza prima di tutto». Per il presidente della Sidima Rodolfo Della Mora, «servono figure professionali che interagiscano tra loro e facciano da raccordo tra il mondo della disabilità e le istituzioni: il cosiddetto disability manager. Sidima è disponibile con i suoi oltre cento professionisti», ha aggiunto Della Mora, «a collaborare con le istituzioni aquilane per mettere a punto progetti volti a rendere interamente accessibile la città».

Al convegno, tra gli altri, sono intervenuti anche il presidente della Uildm (Unione lotta alla distrofia muscolare di Pescara), Camillo Gelsumini, l’assessore comunale alla ricostruzione Pietro Di Stefano, il disability manager ed ex consigliere comunale Adriano Perrotti.

Marianna Gianforte

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