Cocaina giunta dai Caraibi patteggia noto ristoratore

Un anno e mezzo a Cocciolone mentre in tredici sono stati rinviati a processo Altri definiranno le posizioni a novembre. Giudizio sospeso per gli irreperibili

L’AQUILA. Si avvia alla definizione il procedimento su un giro di cocaima che dai Caraibi arrivava all’Aquila.

Un’indagine che portò al recupero di sette chilogrammi di droga anche se alla maggior parte degli imputati non sono state contestate cessioni o possesso di grandi quantitativi. Accuse rivolte quasi esclusivamente agli imputati stranieri.

Ieri, nel corso dell’udienza preliminare, il giudice Giuseppe Romano Gargarella ha emesso in primi provvedimenti con l’accettazione della richiesta di patteggiamento di un anno e mezzo di reclusione (con benefìci di legge) per il ristoratore aquilano Luca Cocciolone, titolare di una nota pizzeria.

Con lo stesso provvedimento il giudice ha rinviato a giudizio altre persone per un processo che si terrà il 13 maggio del prossimo anno. Si tratta di Alessandro Angelini, Abreu Lopez, Altagracia Flerida Disla, Maria Edvige Henriquez Disla, Sarita Martinez, Lucero Botero Munar, Fabrizio Rocco Pelle, Danilo Gomez Rosario, Luis Rigoberto, Peralta Santos, Wilkin Perez Serrano, Margarita Vargas, Caterina Vitanostra.

Proscioglimento per Esmeralda Suazo Perez, mentre hanno chiesto di patteggiare altri imputati (ma l’udienza ci sarà a novembre), Luis Carlos Diaz, Primavera Rocio Perez. Per alcuni imputati il giudizio è sospeso in quanto irreperibili mentre tra gli imputati stranieri ha patteggiato un anno e quattro mesi Fidel Vargas Rosario.

Altre persone sospettate sono uscite dall’indagine dopo che il gip ha archiviato le loro posizioni.

A questi provvedimenti si è arrivati dopo indagini svolte dalla polizia spagnola e dai carabinieri. Infatti la droga arrivava dalla Spagna e dalla Repubblica Dominicana a Fiumicino e da Roma veniva smerciata all’Aquila e in altre regioni italiane.

Gli investigatori si sono avvalsi di una montagna di intercettazioni dalle quali è scaturita una ramificazione complessa dell’organizzazione.

Tra i particolari emersi, anche il fatto che i sospettati avevano consapevolezza del rischio di essere intercettati visto che spesso i loro colloqui erano volutamente generici e le conversazioni erano in codice.

Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Alessandra Spadolini, Paolo Vecchioli, Francesco Valentini, Isidoro Isidori, Sonia Giallonardo, Massimo Manieri, Silvia Gioia.

In precedenza il fascicolo era molto più sostanzioso visto che inizialmente le richieste di arresto furono 44 ma solo una parte di queste furono assecondate.

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