Collelongo, un'altra anziana truffata col trucco del finto avvocato

Consegna 5mila euro a una donna per “liberare” la figlia coinvolta in un incidente

COLLELONGO. «Sua figlia ha fatto un incidente e l’hanno fermata i carabinieri. Sono il suo avvocato, ho bisogno di 5mila euro per farla rilasciare».

È la “formula” dell’ultima truffa messa a segno ai danni di un’anziana di Collelongo, che si è vista soffiare sotto il naso i soldi, da una bella donna in minigonna, con i capelli lunghi.

Secondo quanto raccontato dalla malcapitata ai militari della stazione di Trasacco, prima dell’arrivo della truffatrice in casa, era arrivata una telefonata. Una tecnica, questa, che si ripete già da diversi mesi. Nella telefonata, un finto avvocato avvisava la donna che la figlia aveva provocato un incidente e per questo era stata fermata dai carabinieri.

«Per farla liberare abbiamo bisogno di 5mila euro», ha detto il sedicente avvocato, «sta venendo a casa sua una collaboratrice che ritirerà il denaro».

A quel punto la donna, che ha circa 70 anni, ha informato il marito e si è fatta trovare pronta con i soldi. Quando alla sua porta ha bussato la donna e ha chiesto i soldi, l’anziana non ha esitato a consegnarli. Sempre con il pretesto dell’incidente, e in vista di un consistente risarcimento dei danni, si è fatta dare anche delle catenine in oro e altri preziosi. Quando la truffatrice si è allontanata, la donna ha chiamato la figlia e ha scoperto di essere caduta in una trappola.

Purtroppo solo dopo un’ora sono stati allertati i carabinieri, ai quali a quel punto non è restato altro che raccogliere una denuncia contro ignoti.

L’anziana ha raccontato che la donna che si è presentata nella sua casa, era di bell’aspetto, aveva la minigonna, un cappello e dei lunghi capelli. Sul caso ora sono al lavoro i carabinieri della stazione di Trasacco, al comando del luogotenente Armando Croce.

Sono qualche giorno fa i carabinieri del nucleo operativo di Avezzano avevano arrestato un uomo di Napoli, fermato in fragranza proprio mentre metteva un atto un truffa di questo tipo. Ai militari che lo avevano fermato sotto l’abitazione di una donna di Avezzano, su via Torlonia, aveva detto di essere un rappresentante di calzini, mostrando tanto di campionario contenuto in una valigetta.

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