Collettara in piazza Polenta per tutti secondo la tradizione

La famiglia Capulli distribuisce ogni anno il piatto caldo Così la frazione di Scoppito rinsalda i legami post-sisma

SCOPPITO. Nonostante la paura del terremoto, anche quest’anno la famiglia Capulli ha organizzato la tradizionale polenta di San Fabiano a Collettara di Scoppito. «Quest’antica manifestazione», spiegano i promotori, «consiste nella distribuzione gratuita di polenta offerta dalla stessa famiglia nella prima domenica dopo il giorno di San Fabiano. A causa delle scosse di gennaio il giorno della festa è slittato di una settimana per ovvi motivi di sicurezza. Nonostante tutto, però, la tradizione è continuata».

Anticamente, il gesto serviva ad assicurare alla popolazione «la tutela divina sul raccolto, gli animali e le abitazioni nei confronti delle calamità naturali. «Le origini si perdono nei secoli», aggiungono gli organizzatori. «La tradizione orale presenta diverse ipotesi anche se tutte sono accomunate dalla presenza di un lascito alla famiglia (da parte di santi, signori feudali o monaci) che ha portato all’obbligo di offrire questo dono a tutta la popolazione. Si narra che l’unico anno in cui non venne osservata la tradizione fu il 1703, anno del disastroso terremoto. Alla preparazione partecipano anche altre famiglie del paese e la festa si è trasformata in un momento di incontro tra le storiche famiglie che hanno sempre abitato a Collettara e i nuovi abitanti provenienti dall’Aquila dopo il 2009. «L'affluenza negli ultimi anni è cresciuta fino a 700 persone e nessuno è mai rimasto senza il piatto di polenta», dice l’architetto Domenico Capulli, giovane erede della tradizione.

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