Colto da infarto dopo la morte dell’amico

Capitignano, salvato dagli stessi soccorritori che poco prima avevano constatato il decesso dell’altro

CAPITIGNANO. Ma quando si parla di salute non ci sono solo storie a lieto fine. Esistono, purtroppo, anche vicende tragiche. E ieri a Capitignano se ne è verificata una, con il decesso di un uomo, e sarebbero state due qualora il personale del 118 con sede a Montereale non avesse “resuscitato” un altro uomo relativamente giovane che è stato colto da un infarto pochi istanti dopo. Due storie diverse che, però, si intrecciano tragicamente a fronte di un destino beffardo e cinico. L’ambulanza del 118 è intervenuta a Capitignano dopo la chiamata per un malore fulminante che ha colpito un uomo di quasi 59 anni dipendente del Comune dell’Aquila, assegnato all’autoparco. L’intervento è stato immediato, ma gli operatori sanitari non hanno potuto far nulla per salvare Dario Mazzaferri. L’ambulanza, a quel punto, stava tornando alla base, quando è arrivata una nuova chiamata al 118 di Montereale con l’insolita richiesta di fare marcia indietro e tornare nello stesso palazzo nel quale pochi minuti prima gli addetti avevano fatto il loro intervento. Stavolta ad avere bisogno di aiuto è stato un uomo di 53 anni anch’egli colto da malore. Ma, ironia della sorte, era la stessa persona che poco prima aveva aiutato gli operatori sanitari a soccorrere il suo compaesano poi purtroppo deceduto. L’equipaggio, pur nello stupore per la triste coincidenza, ha effettuato immediatamente le operazioni necessarie a bloccare le conseguenze del brutto infarto che colpito il 53enne. Poi l’uomo è stato trasportato in tutta fretta all’ospedale San Salvatore dove è stato sottoposto a terapie intensive nella speranza di evitare un secondo decesso in pochi minuti che avrebbe aggravato il bilancio della tragedia nell’Alta Valle dell’Aterno. La fine dell’anno e l’inizio del nuovo sono stati tremendi per gli operatori del 118 che operano all’Aquila e nelle sedi staccate come pure per i colleghi del pronto soccorso del San Salvatore.

Infatti sono stati numerosissimi gli interventi, soprattutto a ridosso delle festività di fine anno. La maggior parte degli interventi ha riguardato persone che hanno ecceduto nel bere, molti dei quali, dati alla mano, sono stranieri. Molti anche gli interventi per alcuni malori che spesso sono stati causati da abitudini alimentari poco corrette.(g.g.)

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