Comune, Fabrizi contesta la sospensione

Il dirigente municipale (rimosso dopo una condanna) ha presentato ricorso al giudice del lavoro

L’AQUILA. Il dirigente municipale Vittorio Fabrizi, sospeso dal Comune dopo una condanna in primo grado a dieci mesi di reclusione (benefìci di legge) per una vicenda connessa alla ricostruzione, ha fatto ricorso al giudice del lavoro chiedendo di essere reintegrato. Un ricorso presentato con procedura di urgenza.

Contro questa decisione il Comune ha deciso di resistere in giudizio tramite una deliberazione di giunta votata all’unanimità. Il Comune si è riservato di dare mandato alla dottoressa Valentina Focaccetti, funzionario dell’ente assegnata al settore risorse umane congiuntamente con l’avvocato Ilda Coluzzi per la difesa dell’ente nel giudizio civile.

La vicenda giudiziaria per la quale è stato condannato Fabrizi, dirigente del settore ricostruzione, riguarda il restauro di un’abitazione a Valle Pretara di proprietà della madre di un altro dirigente comunale, Mario Di Gregorio. Un procedimento per il quale ci sono anche altre persone sospettate. Fabrizi, assistito dall’avvocato Amedeo Ciuffetelli, è stato condannato con rito abbreviato a 10 mesi. Secondo l’accusa, il dirigente comunale avrebbe attestato falsamente – sulla scorta delle relazioni tecniche – la conformità agli strumenti urbanistici vigenti del suddetto immobile e consentito illegittimamente l’applicazione della sanatoria fiscale. Per le altre persone imputate, invece, il gup ha fissato il processo per il 27 maggio prossimo.

La condanna per Fabrizi è stata inflitta al termine di un rito abbreviato nel quale ha fruito di uno sconto di pena.

Una condanna contestatissima, nel senso che il suo avvocato ha subito annunciato un ricorso in appello nella convinzione che le sue argomentazioni siano poggiate su solide basi.

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