«Con 48 telefonini risparmio di 7mila euro»

Il Comune replica a Tonelli e Ranieri: l’utilizzo è imposto dalla legge, leggano meglio le delibere

AVEZZANO. Settemila euro di soldi pubblici risparmiati grazie all’arrivo degli smartphone per assessori e consiglieri. L’amministrazione comunale respinge con i numeri le accuse dei consiglieri di opposizione Claudio Tonelli e Fabio Ranieri sulla distribuzione di 48 telefoni di ultima generazione al consiglio e ai tecnici. «Capisco che la campagna elettorale sia in corso ma qui si sfiora veramente il ridicolo», ha commentato l’assessore  Alessandra Cerone, «è ancor più vergognoso che siano due consiglieri comunali a esprimere tali considerazioni, dimostrando di non conoscere minimamente la normativa in materia e gli atti di giunta a cui possono accedere quando vogliono, anche attraverso il loro smartphone. Ma immagino siano convinti che creare un’alternativa per la città voglia dire passare inevitabilmente attraverso superficialità e bufale no limits. Il regolamento per l’assegnazione e l’utilizzo dei telefoni cellulari al personale dell’amministrazione è stato approvato nel 2009. Non solo, l’adesione alla convenzione fu una scelta del governo Spallone che però individuò solo alcune figure a cui assegnare i telefoni. Fu proprio durante il mandato in cui Tonelli era dirigente politico che l’esecutivo decise di distribuire gli apparecchi telefonici a tutti gli amministratori. Da allora è cambiato molto, l’amministrazione nel 2013 ha dovuto applicare il decreto che impone la digitalizzazione dei documenti tra l’ente e i soggetti interessati. Con la delibera del 19 novembre 2015, poi, la giunta Di Pangrazio non ha fatto altro che approvare la digitalizzazione riducendo i costi di convocazione del consiglio e delle commissioni, conformandosi alle prescrizioni contenute nel codice dell’amministrazione digitale. Tutto ciò con un risparmio di oltre 7mila euro all’anno. A fronte di questi dati, dobbiamo pensare che i due consiglieri forse troppo assenti dalla vita amministrativa, evidentemente impegnati in più fruttuose attività professionali, si divertano a disinformare i cittadini, piuttosto che a fare proposte». Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente del consiglio, Domenico Di Berardino, che ha bacchettato i due consiglieri: «Ci aspettavamo un plauso per aver concretizzato la razionalizzazione delle spese, indicata dalla legge. Tra l’altro la presente iniziativa è stata sottoposta all’attenzione di tutti i capigruppo ma solo oggi veniamo a conoscenza delle opinioni di Tonelli e Ranieri. La prossima volta leggano meglio le delibere e facciano meno demagogia». Il consigliere Pissino Gallese ha annunciato che rinuncerà allo smart phone. (e.b.)

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