Concussione e opere pubblicheGiancarlo Santariga torna in libertà

L'alto dirigente del provveditorato alle opere pubbliche, del Lazio-Abruzzo-Sardegna, torna in libertà dopo l'interrogatorio di garanzia. Immediato ricorso della procura contro la decisione del gip

L'AQUILA. L'alto dirigente del provveditorato alle opere pubbliche, Lazio-Abruzzo-Sardegna, Giancarlo Santariga, 54 anni, navito di Tagliacozzo ma residente a Roma è tornato in libertà. Il Gip del tribunale dell'Aquila, Roberto Ferrari, dopo l'interrogatorio di garanzia di ieri pomeriggio, ha rimesso in libertà il numero uno del provveditorato in Abruzzo che era stato arrestato e posto ai domiciliari nella giornata di mercoledì scorso con l'accusa di concussione ai danni di un imprenditore responsabile e direttore tecnico della Prismo Spa di Roma azienda che ha vinto l'appalto per la realizzazione della nuova sede della Guardia di Finanza Pescara.

La risposta della Procura dell'Aquila non si è fatta attendere. È stato già presentato un ricorso al riesame contro la revoca dei domiciliari di Santariga.

Secondo l'accusa formulata dal Pm David Mancini con l'ordine di custodia cautelare firmata dal gip Marco Billi (ieri era presente Ferrari per indisponibilità dello stesso Billi) Santariga aveva utilizzato tre auto a noleggio con le relative schede carburanti per uso personale e non per uso d'ufficio chiedendo con insistenza all'imprenditore il pagamento del carburante non più assicurato in un periodo nel quale la Prismo trovandosi in difficoltà economiche non ha più onorato l'impegno previsto sia nel capitolato sia nel contratto di appalto. I lavori non sono stati mai terminati perché nel giugno del 2011 alla Prismo è stato rescisso il contratto.

Il legale difensore di Santariga, Francesco Carli, ha sottolineato "che era stato da subito evidente che c'era stato un abbaglio, il giudice Ferrari ha ascoltato le ragioni. Ritengo che abbiamo chiarito un aspetto preciso con elementi definitivi, sicuramente sono state fornite notizie sbagliate da parte dell'imprenditore. Ora il dottor Santariga dovrà valutare se le accuse dell'imprenditore sono maliziose, tendenziose oppure dipendono da un errore".

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