Consegnate altre 92 casette

Alloggi ad altrettante famiglie di Cansatessa e San Demetrio.

L’AQUILA. Tra progetto Case e casette in legno si dipanano su doppio binario gli interventi per dare un alloggio agli sfollati che hanno perso la casa nel disastroso terremoto del 6 aprile scorso. Oggi l’assegnazione di appartamenti a Coppito 2 e 3, Poggio Roio e Assergi.

I MAP.
Sono stati consegnati ieri i primi 43 Map (Moduli abitativi provvisori) a Cansatessa-San Vittorino Al momento della consegna erano presenti il Capo del dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, il prefetto Franco Gabrielli, la presidente della Provincia, Stefania Pezzopane, e il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente. Nell’area di intervento sono previsti in tutto 61 Map. La direzione e il controllo per la realizzazione è stata affidata a una «Task force infrastrutture» delle Forze armate. Come da progetto, il nuovo villaggio è formato da moduli abitativi mono e plurifamiliari, di varia metratura.

SAN DEMETRIO.
49 chiavi consegnate ad altrettante famiglie. Il sindaco di San Demetrio ne’ Vestini, Silvano Cappelli, ha inaugurato il secondo villaggio nel giro di una settimana. Dopo il lotto Subequana, ieri pomeriggio è stata la volta di Cardabello, dove verranno accolti gli abitanti delle frazioni di San Giovanni, Cardamone e Cardabello, che il sisma ha privato della casa. Per il paese è stata un’altra giornata di festa, dopo gli atti vandalici e i furti avvenuti in alcune abitazioni dei Map.

«Siamo soddisfatti», commenta Cappelli, «a grandi passi ci avviamo verso il completamento del programma relativo alla realizzazione dei Moduli abitativi provvisori che, una volta concluso, conterà ben 213 nuova abitazioni». L’emozione, tra la gente, è palpabile. Dopo mesi trascorsi nelle tende, negli alberghi della costa o a casa di parenti, per molte famiglie sandemetrane è arrivato il momento di tornare a casa. Tra i compaesani, in un borgo che, pur lontano nell’architettura e nelle fattezze alle sette ville del paese, dà il senso vero della socializzazione e di un ritorno alla normalità. Gialle, azzurre, rosa: le case in legno del villaggio Cardabello si stagliano sullo sfondo di Santa Croce, la montagna della Via Crucis. Anche qui il terremoto ha lasciato i suoi segni: tre delle icone in pietra della via Crucis sono venute giù sotto il peso delle violenti scosse.

«Entro gennaio contiamo di portare a termine i Map in località Tatozzi», dice Cappelli, «la sinergia con la Protezione civile e la provincia autonoma di Trento ci ha permesso di lavorare bene, rispettando i tempi».
Un percorso iniziato a settembre, con la consegna dei primi alloggi, nella frazione di Stiffe. Ad ottobre, la seconda tranche, con le 21 abitazioni dislocate dietro l’istituto comprensivo, proprio al centro del paese. A ruota, La Subequana e, ieri, Cardabello. Unica eccezione, il cantiere di Collarano, l’area di riserva che ospiterà i residenti dell’omonima frazione e le famiglie che hanno avuto la seconda verifica sulle abitazioni E ed F, che richiederà tempi più lunghi per la realizzazione.

Nell’assegnazione delle case, l’amministrazione comunale ha seguito il criterio della territorialità e ha tenuto conto, dove possibile, della vicinanza di parenti ed amici. «Un modo», ha concluso il sindaco, «per ricreare quell’intimità e quella socializzazione proprie delle sette ville del nostro paese».
Una curiosità: le casette sono sprovviste, al momento, dei televisori, dopo che gli stessi sono stati rubati qualche giorno fa. Le nuove Tv verranno consegnate al più presto alle famiglie.