Consigli antitruffa: «Anziani, occhio ad aprire la porta»

Ecco le regole d’oro contro i trucchi suggerite dai carabinieri «Attenzione a chi si finge avvocato oppure tecnico Enel»

L’AQUILA. Come ti difendo dalle truffe. I carabinieri elaborano quindici consigli per i cittadini – in modo particolare le persone anziane, le più esposte a questo tipo di pericoli – per mettere in guardia sui principali stratagemmi adottati dai malviventi che vanno in giro in cerca di “prede”.

«Nell’ultimo periodo», ammettono gli stessi carabinieri, «in provincia si è registrata una recrudescenza delle truffe in danno di persone anziane commesse da persone che si qualificano come avvocato oppure appartenente alle forze dell’ordine. Generalmente il truffatore contatta telefonicamente la vittima fingendosi avvocato e appartenente alle forze dell’ordine riferendo alla stessa del coinvolgimento in problemi di giustizia di un familiare (figlio, nipote), spesso dicendo che ha provocato un incidente stradale alla guida di un’automobile priva di copertura assicurativa e per questo motivo è trattenuto in caserma per accertamenti. Il finto avvocato chiede pertanto il versamento di una somma di denaro, al fine di regolarizzare la copertura assicurativa, inviando a casa della vittima un complice per ritirare i soldi. In assenza di contante, il malvivente si fa consegnare oggetti in oro e nella peggiore delle ipotesi Bancomat e codice Pin». Questa è la messa in scena più ricorrente posta in atto dai truffatori, che con astuzia e insistenza cercano di convincere la vittima a farsi consegnare denaro e preziosi, facendo leva sulle persone care alle vittime, spesso figli e nipoti, per le quali chiunque farebbe il possibile, allo scopo di aiutarli.

«In altri casi», spiegano ancora i carabinieri, «i truffatori si fingono operai del Comune e/o degli enti erogatori di servizi pubblici (Enel per la fornitura di energia elettrica, Eni per la fornitura di gas...), che chiedono di entrare a casa della vittima per controlli e dopo averla distratta, riescono ad asportare preziosi e denaro». Da qui le 15 regole (riassunte nella tabella), da seguire per fermare i malintenzionati. In caso di dubbi chiamare il 112.

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