LO scontro con pescara

Consiglio comunale: no al trasferimento della Corte d’Appello

L’AQUILA. La querelle sul trasferimento della Corte d’Appello a Pescara è approdata ieri in consiglio comunale. Una seduta subito sospesa in apertura dei lavori per dar modo al presidente dell’Ordine...

L’AQUILA. La querelle sul trasferimento della Corte d’Appello a Pescara è approdata ieri in consiglio comunale. Una seduta subito sospesa in apertura dei lavori per dar modo al presidente dell’Ordine degli avvocati Carlo Peretti di rilanciare l’allarme sul ventilato trasferimento della Corte. Un breve «fuori programma» seguito dall’approvazione, all’unanimità, di un ordine del giorno (primi firmatari il capogruppo del Pd Maurizio Capri e Alessandro Piccinini del Nuovo centrodestra), con il quale l’assemblea impegna «il sindaco e la giunta ad avviare tutte le iniziative necessarie al mantenimento della sede della Corte d’Appello all’Aquila». Il documento ricorda in premessa i due ordini del giorno, di analogo contenuto, già approvati dal consiglio a fine agosto e quello approvato giovedì scorso dal consiglio comunale di Pescara che ha generato sconcerto e allarme all’Aquila. «Alla luce del contenuto di quest’ultimo», si legge nel documento approvato ieri, «il consiglio comunale ritiene di una gravità assoluta la richiesta di istituzione della Corte d’Appello a Pescara, in quanto tale iniziativa non solo indebolisce l’azione congiunta che tutte le forze politiche stanno portando avanti al fine di mantenere la sede all’Aquila, ma avrebbe delle ricadute pesanti sui livelli occupazionali in un territorio già fortemente penalizzato dal sisma».

«Come ho già avuto modo di spiegare», ha dichiarato in aula in sindaco Massimo Cialente, «al momento non vi sono i presupposti per paventare un trasferimento della sede della Corte d’Appello. Ricordo, peraltro, che un’eventualità del genere sarebbe schizofrenica, dal momento che è stato fatto un investimento pubblico importante per ripristinare la sede aquilana, per di più in una struttura confacente e all’avanguardia. Un conto è parlare di una sede distaccata che, comunque, in tempi di tagli alla spesa è ipotesi di ardua applicabilità, un conto di trasferimenti. Ciònondimeno, in attuazione dell’ordine del giorno votato dal consiglio, coinvolgerò il governo nazionale e quello regionale perché sia fatta ulteriore e definitiva chiarezza sulla vicenda, attraverso prese di posizione esplicite, e solleciterò la stesura di una legge regionale ad hoc sul capoluogo che ribadisca il ruolo e le funzioni dell’Aquila, con particolare riferimento alle sedi di istituzioni e amministrazioni».

«Sono certa», commenta la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, «che la Regione e il nostro presidente manterranno gli impegni e prenderanno subito una posizione netta e chiara sulla vicenda del consiglio comunale pescarese che, su proposta di Forza Italia, ha espresso la volontà di spostare la sede della Corte d’Appello a Pescara. È impensabile che in un momento così delicato per la nostra città, si possa caldeggiare l’ipotesi di sopprimere la sede della Corte d’Appello. Una vicenda che non può passare inosservata».

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