Contributi Inps, si tratta con l’Europa

Il sindaco Cialente sollecita il governo a bloccare la restituzione delle somme sospese dopo il terremoto

L’AQUILA. Ieri mattina l’ultimo contatto telefonico tra il sindaco Massimo Cialente e il ministro del Lavoro Elsa Fornero in vista della riunione del Consiglio dei ministri, fissata per domani, in cui il governo si esprimerà sulla restituzione delle tasse sospese dopo il terremoto. Un passaggio propedeutico all'incontro di lunedì prossimo quando si riunirà, a Roma, la Commissione europea. Un’occasione per affrontare la «vicenda L’Aquila» e per chiarire definitivamente se le imprese del cratere saranno chiamate a restituire per intero i contributi non versati.

Cialente si dice fiducioso: «Entro martedì conosceremo le decisioni dell’Unione europea che, in una nota inviata al governo, spiega come la sospensione delle tasse sia da considerare un aiuto di Stato. Noi sosteniamo esattamente il contrario, che si tratti cioè del ristoro di un danno patito. E su questo tema chiediamo al governo di aprire una trattativa serrata con l’Ue».

Ma i tempi stringono. Secondo le circolari emanate da Inps e Inail, entro il prossimo 16 dicembre le aziende del cratere dovranno versare le quote contributive sospese in seguito al sisma. Contro tale decisione si sono schierati i sindacati e tutte le associazioni di categoria, capeggiate dalla Camera di commercio, che hanno inviato una nota al presidente del Consiglio Mario Monti. Il segnale è chiaro e inequivocabile: il sistema economico locale non è in grado di reggere un simile colpo.

«L’altro giorno ho avuto un colloquio telefonico con il ministro Fornero», fa sapere il sindaco che sabato scorso aveva chiesto pubblicamente le dimissioni dello stesso ministro, «per illustrare la proposta che dovrà arrivare domani all’attenzione del Consiglio dei ministri. Abbiamo concordato di aprire una trattativa con l’Unione europea per dimostrare che, nel caso del terremoto dell’Aquila, quelli ricevuti non sono aiuti di Stato, ma un semplice ristoro per i danni subiti. Lunedì prossimo si riunirà a Roma la Commissione europea e avremo notizie certe sul provvedimento. Nel frattempo, la richiesta ribadita al governo è quella di bloccare i pagamenti relativi alla restituzione dei contributi, con scadenza 16 dicembre». La questione era stata trattata anche dal ministro Barca, sabato scorso all’assemblea annuale dell’Ance, che aveva annunciato l’invio, entro brevissimo tempo, di una delegazione interministeriale a Bruxelles.

Sull’argomento si era espresso, qualche giorno fa, anche il direttore dell’Unione industriali della provincia dell’Aquila Antonio Cappelli, parlando di «una vera e propria catastrofe per le imprese del cratere». In caso di diniego, da parte dell'Unione europea le aziende aquilane dovranno restituire per intero i contributi Inps e Inail non versati.

Monica Pelliccione

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