Cordata spagnola presenta un’offerta per l’ex Otefal

Spiragli per parecchi dei 172 lavoratori finiti in mobilità Il sindaco: «Un’occasione importante da non perdere»

L’AQUILA. È arrivata un’offerta per l’acquisizione dell’ex Otefal. A presentarla una cordata spagnola che opera nel settore dei laminati, interessata non solo a rilevare lo stabilimento e i macchinari, ma anche a garantire la ricollocazione di gran parte dei 172 lavoratori finiti in mobilità. Dopo le tre aste andate a vuoto, si concretizza una soluzione, che ora dovrà essere vagliata dal tribunale e dal curatore fallimentare Omero Martella. Lo annuncia il segretario regionale della Fiom Alfredo Fegatelli, seguito poi dal sindaco Massimo Cialente, che ha incontrato il gruppo industriale. L’offerta comprende l’acquisto dell’immobile di Bazzano e l’assunzione dei leasing relativi ai macchinari, con la ripresa dell’attività produttiva e il riassorbimento graduale dei lavoratori che hanno maturato negli anni competenze e professionalità. «Finalmente c’è una proposta concreta», spiega Fegatelli, «che permetterebbe di recuperare l’occupazione, senza i temuti smembramenti del sito. Gli spagnoli, che preferiscono per ora mantenere l’anonimato, vogliono infatti acquistare l’intero stabilimento. Adesso sono fondamentali i tempi. Il tribunale dell’Aquila e il curatore fallimentare Omero Martella devono verificare l’offerta e stabilire l’eventuale procedura. Cioè se si intende riunire il comitato dei creditori, fare una trattativa privata, oppure indire una nuova gara. Quando si lavora per raggiungere un obiettivo», conclude Fegatelli, «è bene evitare, come abbiamo fatto per questa azienda, annunci sui giornali prima di avere notizie certe».

Una vicenda, quella dell’ex Otefal passata per le mani dei siriani della Madar, che anche il sindaco e il vicepresidente della Regione Lolli stavano seguendo da tempo, come sottolinea Cialente: «Un importante gruppo internazionale del settore, che si riserva di far conoscere pubblicamente il proprio nome dopo i necessari passaggi legali, mi ha illustrato l’importante offerta di acquisto dell’intero stabilimento ex Otefal, presentata al tribunale dell’Aquila e al curatore fallimentare. L’offerta prevede l’acquisto dell'intero stabilimento, l’accollo dei leasing in essere, l’impegno a continuare la produzione nello stabilimento aquilano per i prossimi anni, collocando nuovamente e progressivamente il maggior numero delle professionalità maturate nell’ex Otefal, con lo scopo di dare continuità aziendale». Dopo un concordato preventivo, un affitto di ramo d’azienda e infine tre aste giudiziarie andate deserte, un susseguirsi di vicende che hanno destato enorme preoccupazione tra i lavoratori, nei sindacati e nelle istituzioni, finalmente sembrerebbe aprirsi uno spiraglio.

«Nella nostra situazione economica, occupazionale e sociale», afferma il sindaco, «a fronte del disperato impegno per creare nuovi posti di lavoro, scongiurare la chiusura dell'ex Otefal sarebbe un risultato eccezionale. Spero che la vicenda, a questo punto, abbia uno sbocco positivo, e che il nostro territorio non si faccia scappare questa occasione».

Romana Scopano

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